SCONFITTA AMARA, I VIOLA MERITAVANO. GARA EQUILIBRATA, PARI ERA PIU’ GIUSTO. SI FATICA A CAPIRE QUESTO VAR. MONTELLA-RIBERY: QUALCOSA DA CHIARIRE. IL FRANCESE ESPULSO LITIGA COL GUARDALINEE: RISCHIA UNA SQUALIFICA PESANTE
I viola non perdevano dal 1 settembre (a Marassi contro il Genoa, 2-1): da allora 6 risultati utili con 3 vittorie e altrettanti pareggi. La serie buona si è conclusa nel peggiore dei modi, con una polemica Var sulla quale torneremo.
La Lazio è più forte della Fiorentina, su questo ci sono poche discussioni sia come spessore fisico sia come cifra tecnica soprattutto in mezzo al campo, senza dimenticare che davanti gioca il capocannoniere del campionato, in gol anche a Firenze. Si può aggiungere che gli ultimi tre anni della Fiorentina sono stati mediocri o disastrosi come l’ultimo, mentre i biancocelesti hanno vinto in Italia e giocato sempre in Europa. Detto questo, i viola hanno tenuto testa molto bene alla Lazio, la partita in termini di occasioni è stata sostanzialmente equilibrata, incanalata su un pareggio che alla fine avrebbe rispecchiato l’indirizzo della sfida. La Lazio si è lasciata preferire per la qualità del palleggio in alcuni frangenti, la rapidità con cui è riuscita a muovere la palla. Nel finale, però, la Fiorentina - lo ha ammesso anche Montella - ha accusato una flessione sul piano fisico. Cosa strana considerando che doveva essere la squadra di Inzaghi a cedere, visto che aveva giocato e perso giovedì notte. L’uscita di Ribery non ha aiutato la Fiorentina e Sottil, come alternativa a Lirola, ha faticato: il ragazzo è forte, ma la fase difensiva ancora non la conosce, seppur si batta con molta determinazione. A Brescia era entrato Vlahovic, stavolta è toccato a Boateng, ma francamente l’ex Milan si mostra lento e con poche idee. Non ci sono tante soluzioni in panchina per Montella, certi cambi sono quasi obbligati: un motivo in più per fare opportune riflessioni sul mercato di gennaio.
Il peggiore in campo è stato l’arbitro, Guida di Torre Annunziata: il fallo di Caceres su Lazzari pareva rigore, così come andava annullato il gol di Immobile. Una nota particolare per Dragowski, il migliore tra i viola: bellissima la parata su Correa, di media difficoltà quella su Lulic, ottimo l’intervento per neutralizzare il rigore di Caceido.
Stavolta non ha giocato bene Badelj, ha perso alcune palle nel mezzo, sanguinosa quella che ha dato il via al gol di Correa. Anche Dalbert ha fatto un passo indietro: Lazzari gli è scappato diverse volte e sul raddoppio laziale si è perso Immobile.
Ha ragione Montella: se a cinque minuti dalla fine un arbitro non se la sente di andare a consultare il Var significa che nel meccanismo c’è qualcosa di sbagliato che va corretto.
Esiste un protocollo, ma è proprio su quello che bisognerà intervenire per sanare una lacuna e far evaporare un po’ di confusione che ormai si è creata. Il Var è un’invenzione di cui si sentiva la mancanza, ma usato così desta non poche perplessità e molte polemiche.
Non è la prima volta che di fronte ad una sostituzione di Ribery si scatena la reazione del francese. Montella dice che va bene così perché significa che Frank vuole giocare sempre ed è la giusta adrenalina. Tutto vero, ma forse un chiarimento sulla gestione del giocatore andrebbe fatto: Montella ragiona da allenatore e si comporta di conseguenza: ha bisogno di un Ribery sempre in forma però l’età dice che le risorse energetiche vanno centellinate per avere l’ex Bayern a disposizione tutto il campionato. Di contro Frank non ha nessuno intenzione di uscire, si sente dentro la forza di un ragazzino e dal suo punto di vista crede di essere dalla parte delle verità.
Ognuno dei due, insomma, ha le proprie legittime ragioni però devono trovare una sintesi per non peggiorare i rapporti lungo il percorso della stagione. L’uno ha bisogno dell’altro, ecco perché è necessario smettere di discutere.
La serata di Ribery non è stata fortunata, assist a parte per Chiesa. Il fuoriclasse transalpino non riesce a digerire nemmeno la sconfitta il giovedì in partitella - dicono che l’ultima volta fosse furioso -, figuriamoci con la Lazio e per giunta a causa di una decisone sbagliata dell’arbitro. Appena finita la gara Ribery è stato espulso e lui è andato a discutere con il guardalinee più vicino, strattonandolo. Le immagini lo hanno ripreso e ora Frank sarà squalificato sicuramente contro il Sassuolo, a causa del rosso, nella speranza poi che la sanzione non sia più pesante per il comportamento tenuto nei riguardi dell’assistente dell’arbitro. L’assenza di Ribery inciderà molto nell’economia del gioco viola: il francese è un leader e un pericolo costante per gli avversari.
Stasera, infine, al Tuscany Hall (ore 21) appuntamento con la storia con la proiezione del film “El Numero Nueve”, la storia della vita di Gabriel Batistuta, firmata da Pablo Benedetti e prodotta dalla casa fiorentina Sensemedia.
Il Re Leone tornerà a ruggire sul grande schermo.