SCOSSA VIOLA, SEGNALI DI UN NUOVO CICLO
La Fiorentina sale in cattedra, è viva e regala colpi interessanti, per il presente ma anche per i prossimi anni. Dopo l’acquisto di Amauri, il mercato viola sembrava avviarsi ad una mesta chiusura, senza ulteriori squilli. E invece negli ultimi tre giorni è arrivata la scossa, una vera impennata. Sono stati conclusi alcuni affari da cui si può iniziare a scorgere una linea quanto meno intrigante per il futuro. Nessun colpo sensazionale, ma ad ogni modo riemerge quella voglia di andare a pescare giovani talenti su cui scommettere, correndo sì qualche rischio ma avendo anche la consapevolezza che se i nuovi acquisti confermeranno le loro qualità potranno rappresentare per molto tempo l’ossatura della squadra. E’ così che va inquadrato l’arrivo di Guido Pizarro (che spera di essere tesserato già adesso), un centrocampista che in Argentina ha già accumulato esperienza nonostante i suoi ventuno anni. L’arrivo di Hegazi, il Nesta d’Egitto, è un altro colpo in chiave futura, ma conferma la volontà dei viola di aprire davvero un nuovo ciclo. Ha tutta l’aria di poter arrivare presto in prima squadra anche Kenneth Zohore, che tra l’altro ha già debuttato in Champions League. Nell’ottica di una Fiorentina sempre più giovane non è poi così remota la possibilità di vedere in porta Neto, una coppia centrale difensiva formata da Hegazi e Nastasic, mentre a centrocampo potrebbero giocare sia Salifu che Pizarro.
Nel frattempo, per la carriera che ha fatto, El Hamdaoui non è certo l’ultimo arrivato, anche se è fermo da più di sei mesi e dovrà essere verificato nel campionato italiano. In attesa di Olivera, da oggi in poi Amauri dovrà provare a convincere la Fiorentina che può meritarsi il prolungamento del contratto. Certo, poi nei prossimi mesi la società viola dovrà anche provare a convincere almeno due-tre pedine esperte e di sicuro affidamento che dovranno guidare e trascinare i più giovani. Ma la strada sulla carta sembra essere stata tracciata. Pur mancando colpi sontuosi, appare comunque la via capace di riaccendere la curiosità e l’interesse della città e della tifoseria. Non sarebbe poco.
Lorenzo Marucci