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SE GLI ESAMI NON FINISCONO MAI, QUANDO COMINCIA IL TEMPO DELLA PROGRAMMAZIONE?

di Tommaso Loreto

Niente da fare, l'Europa non va proprio giù alle italiane. Bei tempi quando le (poche) partite infrasettimanali vedevano le squadre italiane protagoniste in Coppa Uefa o in Coppa dei Campioni, fosse solo per quel pesantissimo spezzatino da digerere che è invece diventato il calcio di oggi. Ma bei tempi, se ci pensate bene, sono stati anche quelli trascorsi a spasso per l'Europa League, a conferma di quello che è un torneo che, comunque la si pensi, oggi manca maledettamente alla Fiorentina. 

Non solo per la dimensione o il prestigio ancor prima dell'opportunità di vincere un trofeo, ma anche esclusivamente per tenere a debita distanza rischi di improvvise folate di apatia. E' un po' questo, d'altronde, il marchio che la prestazione di domenica contro il Verona si è portata dietro, con tanto di valutazioni poco convincenti da un Sousa immediatamente pronto anche a fare autocritica. Quasi che, inclini a respirare l'aria che tira al Campo di Marte, i giocatori scesi in campo domenica avessero ascoltato troppi malumori o comunque troppi toni da "fine stagione". 

Colpa anche di un calendario meno fitto di impegni, di ambizioni ridimensionate anche in termini di competizioni da seguire. Tanto meglio un bell'ottavo di finale di Europa League piuttosto che il proliferare di voci sul futuro (incerto) dei più, o no?. Dirigenti, tecnico, giocatori, tutti rischiano di finire nel calderone del mercato che verrà, dell'eventuale rivoluzione all'orizzonte, e tutti - tanto più di questi tempi e alla luce delle recenti cronache - finiscono come si suol dire "sotto esame".

Certamente da qui alle prossime nove gare sarà il caso di tenere la testa solo e soltanto sul campo, e sarà altrettanto basilare capire se la Champions resterà chimera o meno per le immaginabili conseguenze, eppure questa continua incertezza sul futuro prossimo e immediato si scontra con quell'anticipo necessario a muoversi efficacemente sul mercato. Oggi per l'estate, e in autunno per il mercato di gennaio. Più semplicemente, se gli esami non finiscono mai, e in special modo in una Fiorentina dove non mancano figure in attesa di certezze stabili (dal tecnico ai dirigenti) quando comincia il tempo della programmazione?

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it