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SEGNALI E MESSAGGI: IL PUNTO SU GOMEZ, JOVETIC E IL CASO PORTIERE

di Marco Conterio

Messaggi e segnali. La Fiorentina li manda chiari, a Bayern Monaco, Juventus, alle pretendenti di Stevan Jovetic. La parola che la Fiorentina non pronuncia è 'necessità'. La Fiorentina non deve. Vuole. Le parole contano, e da qui anche le strategie di mercato si dipingono. Per Mario Gomez l'offerta è chiara: 13 milioni cash più 5 milioni di premi. Il Bayern Monaco ne chiede 20, cash. Da qui lo stallo, da qui la trattativa che la società viola continua a portare avanti perchè Gomez è il primo obiettivo e perché Gomez ha già scelto Firenze. Le missioni bavaresi, non confermate, sottaciute, raccontano di rapporti allacciati via intermediari ma col beneplacito della società. Nulla di grave. E' un mezzo che chiunque, nel mercato, utilizza: dalle grandissime alle più piccole. E' il modo giusto per interconnettersi, pur stante l'ottimo rapporto tra due società. E l'affare va avanti.

Così come Stevan Jovetic. Non serviranno intermediari con la Juventus, magari un'offerta più alta rispetto alle precedenti. Il sentore è che le società vogliano chiudere, nonostante le smentite, con contatti costanti. Perchè se le proposte arrivano, le chiamate proseguono, così come quelle provenienti dall'Inghilterra. Intanto, balla anche il caso portiere: Pradè nega contatti con Agazzi, la verità è che davanti alla richiesta di 5 milioni di euro del Cagliari, la Fiorentina ha detto no. Lo prende a 2,5-3, altrimenti a giugno 2014 si può liberare a 0. L'alternativa, calda, è Yann Sommer, ma anche qui la richiesta del Basilea è alta rispetto alle proposte viola. Più un'alternativa, però, più un messaggio. Più un segnale, un altro, che la Fiorentina manda chiaro.