SEGNALI INTERLOCUTORI
Difficile sbilanciarsi, impossibile farlo se ancora nemmeno è chiaro il programma ufficiale della stagione. Eppure la Fiorentina che aspetta novità dalla UEFA sul futuro del Milan continua a giocare in difesa. Se nella prima settimana post campionato sono stati ufficializzati il riscatto di Pezzella e l'addio di Badelj (destinato al Napoli?) in questo momento la società gestisce il limbo che avvolge più o meno ogni aspetto senza troppi proclami.
Un universo fatto di una miriade di voci, altrettanti rumors ma poche trattative. Niente di cui spaventarsi, sia chiaro, rientra tutto nel gioco del mercato, ma se di soli segnali si può parlare quelli attuali sembrano soprattutto interlocutori. O almeno non così esaltanti come forse qualcuno sperava. Perché se l'anno appena andato in archivio doveva essere quello della ripartenza, sulla prossima stagione - in teoria quella del rilancio - ancora non sono arrivate indicazioni poi troppo precise.
Il mancato rinnovo di Badelj, al di là dell'ennesimo singolo che va a cercar fortuna altrove, come minimo stride con il primo degli auspici espressi dal tecnico sul finire di stagione.
Intanto in entrata i nomi fin qui accostati somigliano tanto a nuove scommesse con qualche eccezione mentre in uscita ogni riferimento al “chi vuol andarsene lo dica” non può che inquietare. E' vero che recentemente ha provato ADV a dare qualche linea guida, ma il riferimento a una squadra che possa tornare stabilmente in Europa sembra un po' troppo indefinito. Più o meno come quell'immediato futuro che il patron raccontava positivo ma che ancora si fatica a visualizzare in fatti concreti.
In più la situazione in Lega sul tema dei diritti televisivi è in stallo, il budget di cui si parla per il mercato non ingente e l'autofinanziamento un diktat inderogabile. Almeno il monte ingaggi prenderà una boccata d'ossigeno, ma anche qui va capito come e fino a quanto. Al quadro andrà poi aggiunto, se non proprio un confronto, un punto di ripartenza su quello che sarà il rapporto tra proprietari e città nel corso della prossima stagione. Gli argomenti per legittimare il tanto lavoro che attende società e squadra anche nella prossima stagione di certo non mancherebbero, spetta alla proprietà affrontarli.
Senza chiare indicazioni anche sui progetti infrastrutturali (non solo sullo stadio prosegue l'attesa di novità operative, ma anche sul fronte del centro sportivo giovanile) lo scetticismo di una buona fetta della tifoseria è destinato a restare. Complicando l'avvio di un nuovo anno che, tra l'esclusione del Milan dall'Europa League e quanto buono fatto l'anno scorso da Pioli, potrebbe invece rappresentare un'opportunità da non sprecare per tornare a respirare tutt'altra aria.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it