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SENZA CHIESA E BADELJ E’ DURA MA QUESTA FIORENTINA VA OLTRE SIMEONE SFIDA DZEKO, CERCA CONTINUITA’ PIOLI GARANZIA DI PRESENTE E FUTURO

di Mario Tenerani

Le assenze di Chiesa, per squalifica, e di Badelj (servirà ancora tempo per il suo recupero) sono una zavorra per la Fiorentina. Considerando gli spazi che abitualmente concede la Roma, Federico sarebbe stato perfetto. Mentre Milan è il metronomo della Fiorentina, anche il leader carismatico, la guida dello spogliatoio dopo che Davide ci ha lasciati. La mancanza del croato si sente parecchio. Detto ciò, la Fiorentina di questo periodo è altra cosa, ne abbiamo parlato abbondantemente. Riesce ad andare oltre.

E’ un gabbiano che vola sopra il mare della tattica e della tecnica. Questioni secondarie rispetto allo spirito di cemento armato che anima la squadra di Pioli. Ecco perché non vogliamo soffermarci più di tanto sugli stop di Chiesa e Badelj che in altri periodi avrebbe movimentato il dibattito settimanale. Contro la Roma sarà comunque dura: intanto per la cifra dei giallorossi certamente superiore ai viola, poi per quello stadio da sempre poco amico dei viola. Se pensiamo a questo per la Fiorentina sembra ci sia poco da sperare, se ci concentriamo invece sulla squadra che ha vinto le ultime quattro partite con un’energia incredibile, allora il discorso cambia. Sì, i viola possono giocarsela all’Olimpico, sperando che la sfida col Barcellona abbia lasciato qualche scoria nell’ingranaggio giallorosso.

Tra i tanti duelli, quello a distanza tra Simeone e Dzeko: nessun paragone, per carità. Il primo è un giovane in carriera, l’altro è un bomber di provato curriculum internazionale. Diversi anche nel fisico e nel modo di muoversi in campo. Però la sfida è intrigante e il viola potrebbe ricavare grandi stimoli dal confronto col collega romanista.

Pioli è il garante di questo delicato frangente della storia viola. E’ allenatore, padre, fratello, amico, confidente e leader del branco viola. Il tecnico ha mostrato grande abilità nel muovere i fili di una Fiorentina duramente colpita negli affetti. Pioli è il garante del presente e pure del futuro. Ha voglia di divertirsi alla guida dei viola e far divertire. E’ un aziendalista, ma ama essere ascoltato. Come quelli che fanno il suo lavoro e hanno personalità. Da maggio si scriverà un nuovo capitolo del romanzo Fiorentina e Pioli vuole sentirsi protagonista. Con ragione.