SENZA SAVIC LA DIFESA FA PAURA, ROLANDO E DORIA NEL MIRINO. MILINKOVIC VERSO LA LAZIO, RESTA SOLO WALACE. CALLERI DEL BOCA UOMO NUOVO PER L’ATTACCO. GILBERTO FIRMA. SALAH E GOMEZ SEMPRE PIÙ GIALLO. SOUSA INQUIETO
E’ vero che i risultati delle amichevoli d’estate vanno presi di tacco come faceva Socrates, ma è altrettanto vero che le indicazioni che arrivano da certe partite devono servire per riflettere. E in fretta. La sconfitta con il Psg, fatta la tara per una squadra più forte e più esperta, guidata da un certo Ibra, ha lasciato una brutta impressione per la fase difensiva della Fiorentina non apparsa all’altezza della situazione.
L’assenza di Savic è pesata enormemente e i giovani sui quali Sousa ha posto l’attenzione (Hegazy e Bagadur soprattutto) hanno mostrato dei limiti tecnici e di personalità che hanno fatto scattare il campanello d’allarme.
E’ vero che giocare a certi livelli può aver intimorito i ragazzi viola, ma è altrettanto certo che il reparto difensivo ora può contare solo su un giocatore di livello internazionale e parliamo naturalmente di Gonzalo Rodriguez trentenne di grandi speranze. Il resto è fatto di ragazzi inesperti come abbiamo detto, di giocatori avanti con gli anni (Basanta) che non possono giocare tutta la stagione e di elementi affidabili ma modesti come Tomovic. Che fare?
E’ questo il grande interrogativo che è passato di bocca in bocca sul filo del telefono fra un Sousa palesemente preoccupato, Cognigni presidente a New York con la squadra e gli operatori di mercato il direttore generale Rogg e il direttore sportivo Pradè.
Era chiaro che l’aver preso un giocatore importante come Mario Suarez (e sia il benvenuto) avrebbe scoperto il reparto difensivo. L’operazione andava fatta, alla lunga la Fiorentina ci guadagnerà, ma come spesso succede in questa società, la coperta è corta.
Così ieri è scattato il primo allarme della stagione che contribuisce a intristire un ambiente già depresso per gli abbonamenti ai minimi storici e una strana apatia che ha preso i tifosi, a volte ingiustificata, ma comunque presente e con la quale è necessario confrontarsi.
Dove e come trovare un difensore importante? Spendere i dieci milioni di plusvalenza fatti con la cessione di Savic sarebbe un nonsense, allora tanto valeva tenere il montenegrino. E allora si stanno valutando altri profili. Sousa ha tirato in ballo il nome di Rolando, difensore portoghese che ha fatto discretamente con l’Inter mentre a Napoli è passato inosservato. Può arrivare con un paio di milioni, ma è tanto più forte di Tomovic?
Un altro nome che girava ieri fra le stanze viola è quello di Doria del Marsiglia che potrebbe rientrare nell’affare Roncaglia. Più difficile arrivare ad Astori, in mano al Napoli da tempo.
L’amichevole con il Psg ci ha detto chiaramente che sta nascendo una Fiorentina completamente diversa da quella di Montella e alcuni altri giocatori potrebbero finire sul mercato come ad esempio Alonso e Badelj.
Per quest’ultimo, però, c’è una frenata perché ieri si è complicata notevolmente la strada che porta al centrocampista serbo Milinkovic Savic. Il procuratore ha detto chiaramente di averlo promesso a Tare per la Lazio, mentre la famiglia preferirebbe la capitale e una possibile partecipazione alla Champions. Vedremo. Resta aperta la pista Walace Sousa del Gremio, ventenne di grandi speranze, ma sempre ventenne. Sarà lui la spalla di Suarez o Badelj o in quel ruolo sarà provato Borja Valero? Domande che non hanno risposta visti i tempi biblici di questa catena di comando della Fiorentina che da quando pensa una cosa a quando riesce a farla, passano delle settimane che spesso fanno saltare tutto.
Potremmo dire che i dirigenti viola sono bravi, ma lenti. Speriamo almeno siano più veloci sull’attaccante Calleri del Boca, valutato 2,5 milioni di euro, sul quale c’è anche il Palermo e del quale tutti parlano benissimo. Sarà lui la punta di riserva per Babacar e non Destro? Probabile, anzi possibile. Il romanista, come abbiamo già detto, non convince l’allenatore, ma non convince neppure la dirigenza.
E così siamo a Salah. Anche in questo caso la Fiorentina dimostra poca chiarezza di idee, ma non è una novità. Dal decisionismo dei primi giorni si è passati all’attendismo. Il giocatore ha un accordo con la Roma, la viola ha detto ok a patto che il Chelsea intervenga con una proposta tecnica (un giocatore gradito alla Fiorentina) o economica (almeno quattro milioni di euro) ma anche in questo caso tutto tace. Speriamo soltanto che dopo aver mostrato i muscoli, Rogg e soci non calino le braghe. Un classico.
L’amichevole dell’altra notte, la prima di un piccolo Calvario se non cambieranno le cose, ci ha detto che Sousa sta studiando i giocatori di riserva, non a caso fatti entrare nel primo tempo, mentre lo zoccolo duro della squadra è ben noto a tutti. Esperimenti in corso che non potranno durare in eterno. Fra un mese comincia il campionato e la Fiorentina non ha ancora un volto e una fisionomia ben definite. Non vogliamo riparlare di Gomez che per ora non si convince ad andare in Turchia (ci andreste voi?) e aspetta una destinazione migliore.
Siamo sicuri che alla fine Adv presenterà una squadra competitiva, ma come ogni estate si sta navigando a fari spenti e se alcuni come noi faticano, ma comunque capiscono i meccanismi del calcio e hanno pazienza, molti sono preoccupati per le altre che si rinforzano (Milan e Inter soprattutto) mentre la Fiorentina è prigioniera di una lunga serie di contraddizioni compreso quello di una comunicazione assolutamente inadeguata ai tempi e al livello del Club, roba da dilettanti.
Nel frattempo però è arrivato in pompa magna tale Gilberto, 22 anni, terzino del Botafogo, una decina di presenze nella B brasiliana e nulla più. Speriamo davvero che questo potrà essere il nuovo Maicon, ma a forza di sperare si finisce a... E Sousa comincia a mostrare le prime inquietudini. Lo comprendiamo.
Enzo Bucchioni