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SERATA D'EUROPA TRA BATTUTE, PREVISIONI E OBIETTIVI. MA PRIMA DI TUTTO SERVE DARE UN'IDENTITÀ A QUESTA SQUADRA

di Tommaso Loreto

E' stata una conferenza stampa molto particolare quella andata in scena ieri al “Franchi”. Per tanti motivi, non ultimo quello di aver rivisto un Aquilani decisamente ben disposto nei confronti del rinnovo. Ma se il futuro del mediano è argomento di sicura importanza, ancora più importante è il clima, l'atmosfera che traspare dalle parti del Viale Fanti. Perchè intanto, anche ieri, Montella è stato il primo a ribadire le sue idee, e i suoi punti di vista. Rispedendo al mittente qualche critica (e fin qui...), riposizionando l'asticella delle ambizioni sul sesto posto (leggere la battuta sull'ipotesi di vincere la coppa per entrare in Champions) e di fatto mimetizzato il concetto di un ambiente che si è “montato la testa” con un ulteriore sorriso.

Eppure quel riferimento a chi si è montato la testa suona anche come vera e propria risposta a chi, invece, da tempo sta mettendo nel mirino la rincorsa del terzo posto. Un nome a caso? Lo stesso Andrea Della Valle che non più tardi di domenica, nel dopo gara di Fiorentina-Genoa, aveva ribadito il suddetto obiettivo. Non che di ultimatum si tratti, ci mancherebbe, ma certo è curioso notare come da un lato la società spinga sulla corsa al terzo posto tra i traguardi stagionali da tagliare, dall'altro il tecnico tenga ben premuto il piede sul freno. Nel mezzo, poi, ci sarebbero anche  i tifosi ancora ansiosi di conoscere la vera identità di questa squadra.

Perchè poi, al di là di eventuali differenti visioni (pure sul mercato, anche in conseguenza degli obiettivi dichiarati, vien da pensare che in Fiorentina esistano diversi punti di vista) a qualche ora dall'esordio europeo dei viola l'interrogativo più pressante è proprio legato all'anima di questa squadra. La Fiorentina sembra avere un disperato bisogno di ritrovarsi, che sia nei moduli tattici o più semplicemente nell'atteggiamento giusto da tenere in partita. Quell'atteggiamento completamente sbagliato nella prima trasferta di Roma, e quei moduli che non hanno sortito gol nell'ultima gara interna contro il Genoa.

E allora è soprattutto sotto questo profilo che serve ritrovare serenità, coesione, compattezza e anche un filo di lucidità. Perchè non aiuta più di tanto battibeccarsi sugli obiettivi (o sul fatto che la squadra sia o meno rinforzata, a prescindere da come sia finita la vicenda Cuadrado) se, intanto, la casella delle vittorie e dei gol segnati resta desolatamente ferma a zero. Meno elettricità perciò, e più testa sul campo, a cominciare dal tecnico (al quale ricordiamo che, pur nella difesa del suo lavoro passato e presente che immediatamente abbiano chiamato in causa, qualche critica per le due gare di campionato può anche starci) anche perchè non c'è niente di meglio dei risultati per lasciarsi alle spalle qualche frizione, e anche qualche mugugno come nel caso di Mario Gomez chiamato, sin da stasera, a un immediato riscatto.  

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it