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SERVONO RINFORZI

di Leonardo Petri

Il titolo e', ovviamente, un paradosso, forse addirittura una provocazione, visto il campionato che sta disputando la Fiorentina, il terzo posto in coabitazione col Napoli a meno cinque punti dalla Juventus e il bel gioco che ad ogni uscita la squadra di Montella ci offre. Ma, a ben rifletterci, proprio queste considerazioni potrebbero giustificare un simile titolo, se solo volessimo soffermarci un attimo a pensare che, vista la mediocrità complessiva del campionato, visto che la Fiorentina sta stupendo tutti mantenendosi al passo delle prime, visto che Juventus, Inter e Napoli saranno tutte e tre impegnate in Europa anche in primavera e, per ultimo, ma non per importanza, visto che la Champions League diretta (in altre parole il secondo posto) mai come in questo momento sembra alla portata dei viola perché non cogliere l'occasione e provare a rinforzare da subito questa squadra con quel rinforzo e quei ritocchi necessari a poter reggere il confronto con le altre big fino al termine del campionato? Lo scorso primo settembre, a mercato appena concluso, pronosticai la Fiorentina seconda con la possibilità, fosse arrivata una punta importante, di lottare per il titolo. Alla luce dei fatti direi che ci si può davvero provare. Adesso qualcuno osserverà che inserire nuovi elementi a gennaio e' difficile, che quelli bravi chi li ha se li tiene, che si potrebbero intaccare gli equilibri dello spogliatoio. Banalità. Inserire nuovi elementi a gennaio e' difficile per chi non ha le idee chiare e non sa dove mettere le mani, inoltre in cassa dovrebbe esserci un bel tesoretto di 8-9 milioni non investiti dopo il mercato estivo che potrebbe facilitare molte mosse. Per quanto concerne gli equilibri non capisco cosa si tema. Se con 18 giocatori e uno staff tecnico completamente nuovi si e' creato un simile amalgama mi sfugge perché uno o due nuovi innesti dovrebbero turbare un ambiente mai così unito e motivato. Verrei adesso a precisare cosa intendo per rinforzi e ritocchi. Il primo credo serva in attacco, e non perché non creda in Toni. Devo dire che Luca mi ha stupito, questo suo ritorno, in alcuni tratti, lo sto trovando persino commovente ma quando parlo di ambizioni vedo la' davanti un attaccante diverso. Per intendersi un calciatore che possa garantire le qualità di Toni e quelle di Ljajic. Mi spiego. Forte fisicamente, mobile, tecnico, col senso del gol ma anche con lo spirito giusto per aiutare la squadra. Ho ancora la timida speranza che tutte queste caratteristiche possano incarnarsi in El Hamdaoui ma, piu' facilmente, occorrerà che Prade' e Macia le rintraccino sul mercato. Difficile? Caro? Fuori dalla portata della Fiorentina? Amici, non fraintendetemi, sto parlando di vincere, o almeno di provare a vincere, sto parlando dell'occasione della vita, di qualcosa di irripetibile per cui potrebbe valere uno sforzo extra. Ricordate quando con Cecchi Gori e il miraggio scudetto davanti agli occhi arrivo' Ficini? Ecco tutto il contrario. Poi ci sono i ritocchi. Analizzerei bene la situazione di Neto. Ha ancora stimoli per fare il secondo, vuole restare? Penserei insomma ad un secondo di grande affidabilità ma che non intacchi, almeno fino al bilancio di giugno, il ruolo  di Viviano se il brasiliano dovesse palesare malessere. Serve un vice Pasqual a sinistra. In realtà serve da qualche anno ma da qui a gennaio sarà utile verificare appieno quanto possa dare Llama e se possa rappresentare la garanzia che serve dovesse fermarsi Pasqual. Penso, per la verità, che in quel ruolo servirebbe un vero e proprio titolare ma essendo Pasqual un elemento fondamentale per il gruppo, a gennaio può bastere un supporto vero. Se arrivasse un'offerta per Romulo, giocatore indubbiamente rivalutatosi rispetto allo scorso anno, penserei all'eventualità di una plusvalenza e cercherei di mettere un ulteriore giocatore di corsa e qualità in rosa, un'alternativa, insomma, che non abbassi il livello molto alto del centrocampo. Mi piace molto, invece, l'idea che Oliveira sia ormai il naturale vice Pizarro. Il vice, appunto, perché il cileno non e' clonabile e per questo, ne sono certo, Prade' e Macia, stanno già scandagliando il mondo (dai Balcani alle Ande, come direbbe Corvino) per individuare il nuovo Pizarro. Quando lo troveranno sarà un investimento da farsi immediatamente. Mi rendo conto che, anche stavolta non ho parlato della gara contro il Torino ma, come spiegato la settimana scorsa, ormai do' per scontato che questa squadra non sbaglierà partita. Con l'avvertenza, doverosa, che il Toro ha le caratteristiche tattiche per mettere in difficoltà la Fiorentina. Ma a questo penserà Montella, io invece posso divertirmi a scrivere di scudetto, rinforzi e ritocchi promettendo sin da ora che, dovesse andare male domenica, non cambierei una virgola di quanto avete appena letto.

Leonardo Petri