SOUSA E L’APPELLO ALL’UNITA’. ORA DEVE PARLARE IL CAMPO E IL GENOA E’ SUBITO UN BEL BANCO DI PROVA. BABACAR, VOGLIA E SENSAZIONI DI RILANCIO
La volontà di ripartire, mettendo da parte malumori, polemiche, delusioni. L’appello di Sousa di ieri, un invito all’unità e alla compattezza, appare estremamente sensato. Certo, resta l’insoddisfazione di buona parte della tifoseria per ciò che poteva essere e non è stato, ma adesso è il momento di provare a mettere tutto da parte, sostenere la squadra e far parlare il campo. Nella conferenza stampa di ieri Sousa è apparso sereno, col sorriso sulle labbra, chiaro e di nuovo pronto a gettarsi anima e corpo sulla Fiorentina. In estrema sintesi, per usare una parola a lui cara, e' sembrato di nuovo 'focato' è carico. Che ci siano 4-5 squadre sulla carta più forti della Fiorentina è evidente ma è giusto ricordare - per essere ottimisti - che la formazione viola l’anno scorso, per buona parte della stagione, ha mostrato di sapere andare oltre le proprie possibilità. Con le motivazioni e l’entusiasmo. E con Firenze al fianco. Come è andata finire lo sappiamo bene, ma quegli errori di sicuro non verranno ripetuti. L’entusiasmo indubbiamente adesso va ricreato, ma può arrivare anche attraverso i risultati. Certamente, rispetto all’anno passato la squadra è la stessa ma con Alonso in meno. Ma il campo da adesso in poi ci dirà chi sono i nuovi, adesso in buona parte da scoprire. Che cosaa possono dare e se possono davvero aumentare la qualità generale del gruppo. La rosa è stata allargata e dal punto di vista delle seconde linee Sousa potrà avere maggior scelta. Intanto, oltre al gol realizzato da Sanchez con il Chievo, ci piace sottolineare il comportante di Milic, un duro che ha finito la partita contro i veneti con il naso rotto e senza lamentarsi. Un altro giocatore, magari, al posto suo avrebbe chiesto anche il cambio. Lui ha continuato imperterrito.
Da oggi inizieremo comunque a capire e intravedere il valore della Fiorentina, contro un Genoa che adesso è a punteggio pieno in classifica ma che ha per la verità vinto contro due neopromosse. Sousa ha… lanciato la sfida a Juric, tecnico che stima e da cui è stimato (“vedremo se presseremo alti o no, voglio lasciare questo dubbio al mio collega”, ha detto) ma soprattutto è parso voler provare a riconquistare anche Babacar. Il senegalese al momento è l’unico sostituto di Kalinic e il portoghese sa bene che ci sarà bisogno anche di lui. Le sue parole su Baba sono incoraggianti e fanno sperare che l’attaccante possa fare un salto di qualità sul piano dell’atteggiamento in campo. Lo stesso Babacar non potrà che sentirsi adesso più coinvolto, gratificato dall’attestato di fiducia del tecnico.
Lorenzo Marucci