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SOUSA E LA VALORIZZAZIONE: COME ALLEGRI DOPO CONTE, IL PORTOGHESE HA SMENTITO IL SUO PREDECESSORE

di Tommaso Loreto

Nella sosta di campionato, con la Fiorentina in testa alla classifica, torna a fare capolino il passato. Il pressing della Sampdoria nei confronti di Vincenzo Montella è una sorta di macchina del tempo, che riporta un po' tutti indietro a quest'estate. Quando gli scenari erano tutt'altri, e quando tra i riferimenti più gettonati c'era quello a "un ciclo tecnico ormai prossimo alla fine".

Senza entrare nel merito di come andrà a finire il presunto sodalizio tra la Sampdoria e Vincenzo Montella, sorge allora spontanea l'ulteriore riflessione sull'impennata di valori che lo strepitoso avvio di stagione della squadra di Sousa ha concretizzato. Perchè in casa Fiorentina, oggi come oggi, si può sorridere non solo per la posizione in classifica e le prospettive future, ma anche sul rendiconto economico che queso exploit significa e ha significato. 

In altri termini, dopo un mercato improntato alla riduzione, i primi tre mesi di Sousa hanno completamente invertito il trend, facendo salire alle stelle le quotazioni praticamente della totalità della rosa (considerare l'attuale valore di Kalinic, ad esempio, può essere illuminante). Un'operazione, quest'ultima, probabilmente impossibile da prevedere, ma certamente ascrivibile ai numerosi meriti del tecnico portoghese. Che, un po' come capitato ad Allegri nel suo primo anno juventino post Conte, ha saputo prima stupire tutti, e poi smentire con i fatti le valutazioni del suo predecessore. 

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it