TANTI OSTACOLI SUL CAMMINO DI CORVINO. I GRANDI NOMI NON ARRIVERANNO: IL TETTO INGAGGI NON PUÒ SALIRE. CEDERE KALINIC IN FRETTA SAREBBE UN VANTAGGIO. I DELLA VALLE MAI COSÌ LONTANI
Il mercato in uscita si è sbloccato con l'addio di Federico Bernardeschi e adesso Pantaleo Corvino deve concentrarsi principalmente sulle entrate. Restano comunque da sistemare le cessioni di Matias Vecino all'Inter e di Nikola Kalinic al Milan e soprattutto per quel che riguarda il croato il tempo è nemico della Fiorentina, visto che fino al momento in cui il suo trasferimento non sarà ufficiale il direttore generale viola non potrà dare l'assalto al suo sostituto. Sono molti gli ostacoli che Corvino si troverà di fronte, perché non sarà affatto facile convincere i giocatori ad accettare Firenze. Il progetto stenta a decollare, forse non esiste proprio, perché almeno per il momento non sembra che il mercato gigliato stia seguendo un filo logico, ma manca ancora più di un mese alla fine della finestra di trasferimenti estiva e per questo non è ancora il momento di tirare le somme definitive, anche perché altrimenti il bilancio sarebbe davvero disastroso.
I grandi nomi però non arriveranno, siamo ben lontani dall'estate del 2012, l'ultima della grande rivoluzione, quando a Montella fu affidata una squadra che mancò la qualificazione alle Champions soltanto all'ultima giornata e non senza polemiche rivolete verso il Milan e sui tanti rigori concessi ai rossoneri. Quello rappresenta però il passato e il presente racconta tutte altre cose. il tetto ingaggi è stato abbassato drasticamente da quando Corvino è tornato a Firenze e per nessun motivo al mondo sarà rialzato. Per questo motivo non è possibile comprare calciatori da 20 milioni di euro e in un mercato con cifre gonfiate, trovare giocatori da 5/6 milioni che possano fare la differenza è quasi impossibile.
L'unico sul quale la Fiorentina potrebbe puntare, pagandolo tanto, è Giovanni Simeone ma qui torniamo a parlare di quanto sarebbe importante cedere Kalinic in fretta. Il Torino infatti sta temporeggiando, pur essendo forte sull'argentino, ma se Belotti dovesse partire prima del croato viola Cairo darebbe l'assalto al Cholito e per la società gigliata ci sarebbe poco da fare. Le alternative sono Duvan Zapata e Ilija Nestorovski ma pensando al futuro l'acquisto di Simeone sarebbe sicuramente più importante, visto che stiamo parlando di un classe 1995.
In tutto questo non si può non pensare alla famiglia Della Valle e alla lontanza da Firenze dei due fratelli. Fal 2002 a oggi Andrea non era mai stato così distante dalla Fiorentina, era praticamente sempre partito alla volta di Moena e dei vari ritiri viola per far sentire la sua vicinanza alla squadra, all'allenatore e ai tifosi, ma quest'anno non è andata così. La volontà di cedere la società è sempre più evidente e lo smantellamento di quest'estate ne è la prova. Sempre che non ci sia altro sotto, ma soltanto indagando più a fondo potremo capire se è davvero così. Intanto Pioli deve accontentarsi di quello che ha, nella speranza dello stesso tecnico che Corvino e la società possano fargli almeno un paio di regali nelle prossime settimane.