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TEMPO DI RIVINCITE CON L’ATALANTA. UN TRIONFO VALE L’AGGANCIO A JUVE E BOLOGNA. COPPE BELLISSIME, MA CONTA PURE LA CLASSIFICA. TANTA VOGLIA DI ALLUNGARE LA STRISCIA POSITIVA. QUARTA, IGOR POI ARTURONE LEADER IN ATTACCO

di Mario Tenerani

Prima o poi ogni squadra si ferma, è nella logica delle cose, ma c’è una vecchia regola del calcio che proprio per questa ragione impone di vivere al massimo i frangenti felici, sperando durino il più a lungo possibile. Per arrabbiarsi c’è sempre tempo. Da due mesi la Fiorentina vola che è una bellezza, tanto da mettere insieme 13 risultati utili consecutivi, sommando le tre competizioni nelle quali i viola sono impegnati. Atalanta significa provare a dilatare un momento così bello, sognando di far uscire il numero 14 sulla ruota del Franchi. Battere una rivale come la Dea può valere anche l’aggancio, al pianerottolo del settimo posto, a Juventus (ieri seconda sconfitta di fila in campionato) e Bologna. Il problema, semmai, sono gli scontri diretti: i viola sono soccombenti sia con i bianconeri che con i rossoblu. Ma intanto ci arrivino i viola su quel pianerottolo, poi sarà anche più bello guardare la classifica. Che conta e tanto. Le coppe sono stupende e se alla fine arrivasse la vittoria in quella italiana o addirittura in entrambe, la stagione della Fiorentina diventerebbe pazzesca. A quel punto la posizione finale in serie A perderebbe assolutamente di valore. Ma siccome la prudenza non è mai troppa, insistiamo: un recupero in campionato donerebbe una luce diversa alla Fiorentina, aiuterebbe l’autostima anche se farebbe aumentare i rimpianti rispetto alle dinamiche della scorsa estate, ma sull’argomento torneremo con calma a bocce ferme. Adesso vale il “carpe diem” viola, l’attimo va colto al volo. A quel paese i calcoli, si tratta di spingere sul gas fino a quando la macchina del pilota Italiano godrà di questa impressionante accelerazione. 

L’Atalanta significa pure rivincita: negli ultimi 7-8 anni, ad eccezione della stagione 21/22, i nerazzurri hanno fatto cose assai più belle di quelle realizzate a Firenze. Hanno frequentato l’Europa d’élite e sfiorato la Coppa Italia perdendo poi in finale. Oltre ad un grande lavoro compiuto da Gasperini con i giovani e con giocatori sconosciuti da lanciare o famosi da rivalutare, come Ilicic e Muriel. Quante volte anche in riva all’Arno abbiamo usato l’Atalanta come modello di calcio. Una sorta di Borussia Dortmund in salsa italiana. Ora lo scenario è cambiato: la Fiorentina, stante queste 8 settimane, si sta imponendo con le proprie modalità e anela di portare a casa uno o più trofei. L’aria è mutata e in meglio. Fino ad un po’ di tempo fa, pronti via, la sfida con l’Atalanta vedeva i nerazzurri come favoriti, talvolta pure nettamente. Adesso non è più così. Stasera si partirà alla pari o quasi: l’Atalanta ha sempre 7 punti in più in classifica, ma sembra più battibile di prima. Questa è la differenza.

La narrazione della storia recente racconta che l’Atalanta ha trovato la vittoria in 5 delle ultime 8 sfide di A contro la Fiorentina (poi 1 pari, 2 sconfitte), dopo che nelle precedenti 13 partite non era mai riuscita a battere i viola (4 pareggi e ben 9 sconfitte). La Fiorentina, però, ha vinto l’anno scorso con l’Atalanta, ma non pesca due trionfi consecutivi al Franchi. La Fiorentina ha vinto nell’ultimo match casalingo di Serie A contro l’Atalanta, ma non ottiene due successi di fila dal 2015

Italiano si presenterà davanti a Gasperini forte di una imbattibilità nelle ultime 7 uscite in campionato: sono state 5 le vittorie e 2 i pareggi. La difficoltà per i viola, semmai, sta nell’invertire una tendenza negativa: hanno raccolto, infatti, solo 9 dei suoi 41 punti in questo campionato contro avversarie attualmente nella metà alta della classifica. Il dato indica il 22 per cento: solo il Verona ha fatto peggio col 14 per cento (3 punti su 22 complessivi). La squadra di Italiano sta diventando una cooperativa del gol: tutte le ultime 8 reti della Fiorentina in A provengono, infatti, da giocatori differenti. Nel calcolo rientrano anche le 2 autoreti che corrispondono alle ultime 2 marcature interne della squadra viola in campionato. 

La difesa viola che dovrebbe ritrovare come titolari Quarta e Igor, con Dodò e Biraghi ai lati, dovrà stare particolarmente attenta a Duván Zapata se Gasperini lo farà giocare. L’attaccante ha realizzato 6 reti contro la Fiorentina in A, solo contro il Sassuolo (9) ne conta di più. Anche se Zapata è rimasto a secco nelle ultime 11 gare di campionato.

Il forfait di Amrabat proietterà Castrovilli al fianco di Mandragora. In avanti Ikonè, Barak e Gonzalez a sostegno di Cabral. Questa è la probabile formazione, al netto delle solite sorprese che ci regala Italiano. Arturone è leader dell’attacco, sta segnando a ripetizione, sono 8 i gol in 2 mesi e 9 in totale nel 2023. In assoluto stato di grazia, va aiutato a conservarlo.