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TORNA BORJA VALERO, BENASSI AL VERONA. ECCO I PIANI DI ROCCO PER IL MERCATO E IL FUTURO DI CHIESA. IL PRESIDENTE PRESENTERÀ ANCHE I NUOVI AMRABAT E BONAVENTURA. VERTICE PRADÈ-RAIOLA, TANTE IDEE, MA NON BALOTELLI. FRANCHI, I NODI DA SCIOGLIERE

di Enzo Bucchioni

Torna Borja Valero per la gioia di tanti tifosi che l’hanno sempre tenuto nel cuore, ma anche di Beppe Iachini che dopo Bonaventura potrà immettere nel gruppo carisma, classe e buon esempio di grandi professionisti. L’accordo con lo spagnolo, svincolato dall’Inter, c’è già per un anno con opzione sul secondo, per chiudere si tratta ora di aspettare il passaggio di Benassi al Verona. 

Ma al di là di questa operazione intelligente della quale parleremo anche più avanti, è chiaro che ormai in Fiorentina tutti aspettano solo e soltanto l’arrivo di Rocco. Sarà il presidente a sciogliere i nodi di mercato, a incontrare Chiesa, a benedire la stagione di Iachini e presentare i nuovi acquisti Amrabat, Bonaventura e Borja Valero. Pochi giorni d’attesa, l’arrivo è previsto fra martedì e mercoledì, ma potrebbe anche anticipare, e sapremo strategie definite e programmi reali della Viola dalla viva voce dello zio d’America che, inutile negarlo, in questi mesi è mancato moltissimo. E moltissimo forse è anche troppo poco. 

Per il presidente sarà una sorta di full immersion perché troppe questioni sono lì ad aspettare da tanto tempo, Rocco non ama decidere in videoconferenza, e adesso di persona vanno risolte in fretta.

A cominciare da Chiesa. E’ fin troppo banale dire che dall’avere o dal non avere Chiesa nella prossima stagione passano gran parte delle decisioni da prendere, in un senso o nell’altro le cose cambiano per l’allenatore, ma anche per gli uomini di mercato. 

Se Chiesa dovesse decidere di restare forse il mercato potrebbe anche chiudersi qui, con un piccolo spiraglio per il possibile arrivo di un attaccante. Questioni di conti, la cessione di Chiesa nel bilancio preventivo è stata conteggiata settanta milioni e senza un’entrata del genere capite benissimo che ci sarebbero delle difficoltà nell’investire ancora. Se invece Chiesa dovesse decidere di andar via, ammesso e non concesso di trovare un acquirente e un’intesa, dovrebbe partire il rafforzamento con quei giocatori che Pradè ha nel mirino, per i quali ha avuto contatti e mezze intese, come Piatek o Deulofeu, ad esempio.

Come andrà a finire? Fino ad oggi gli incontri con Enrico non hanno trovato sbocchi. Chiesa vuole che sia la Fiorentina a fare la prima mossa, a decidere se vuole tenere o non tenere Federico, a quel punto arriverà la risposta del giocatore in base alla squadra e all’ingaggio proposto. Ma fino ad oggi non sono arrivate offerte ufficiali, dettagliate, da società a società, hanno solo sondato il terreno degli intermediari prima per la Juve e poi per il Milan. Nessuna delle due piste ha avuto seguito perché da una parte Higuain ha subito detto no alla Fiorentina, dall’altra è stata la Fiorentina a dire no all’inserimento di Paquetà come contropartita. E allora? 

Dovrà essere Rocco a valutare e decidere la strategia, dopo aver incontrato il ragazzo e il padre, consapevole che i 70 milioni messi a bilancio in questo momento non li pagherà nessuno. Anche qui, però, è difficile trovare una via d’uscita. Mettere in vendita Chiesa sarebbe una mossa che ne svilirebbe il valore, non è un caso che nessuna società esca allo scoperto con un’offerta ufficiale. Tutti aspettano la prima mossa dell’altro per ovvie ragioni, con il rischio di arrivare agli ultimi giorni di mercato. Questo non dovrà succedere, a Rocco si chiede proprio di trovare un’intesa rapida, magari allungando il contratto del ragazzo che rafforzerebbe la Fiorentina e consentirebbe a Federico un ingaggio adeguato, rinviando magari la decisione all’estate prossima senza dover fare i conti con questo drammatico momento economico legato al Coronavirus. C’è anche il problema rinnovo di Milenkovic, ma in questo caso Rocco forse potrà fare poco. Ramadani ha già deciso di portare via il ragazzo e la Fiorentina è disposta anche a venderlo, ma alle sue condizioni: quaranta milioni. Altrimenti Rocco terrà duro e lo manderà a scadenza nel 2022. Pazienza. 

Il presidente dovrà parlare anche con Iachini, anche se si sentono regolarmente al telefono. L’allenatore ha chiesto la conferma dei difensori titolari e dovrebbe essere accontentato, avrebbe voluto un regista, ma ora se ne potrebbe anche fare a meno con l’arrivo di Bonaventura e di Borja Valero e un modulo diverso, come vi abbiamo già detto. Resta il rebus attaccante. Iachini s’era un po’ allargato, aveva chiesto gli inarrivabili Milik o Belotti. La Fiorentina su Milik non s’è mai mossa, Belotti è sempre stato incedibile, i viola sanno che certi giocatori in questo momento non sono alla portata. Resta Piatek o Deulofeu se parte Chiesa, ma sono operazioni in stand-by. L’idea è quella di iniziare il 19 con Vlahovic, Cutrone e Kouamè, sperando che (soprattutto il serbo) dimostrino di essere cresciuti e pronti per sostenere il peso dell’attacco. Non è un caso che proprio il prestito al Verona di Vlahovic sia stato stoppato.

Del resto, come sottolineato anche ieri da Joe Barone, il grosso del mercato la Fiorentina l’ha fatto a gennaio spendendo più di settanta milioni e oggi senza la cessione di Chiesa è complicato andare a investire su operazioni medio-alte. Torreira, ad esempio. La pista è stata abbandonata da Pradè perchè l’Arsenal è forte, vuole cash, e non molla di un centimetro. E anche perchè Iachini sta studiando il 3-4-2-1 che potrebbe escludere il regista puro. E nel 3-5-2 il basso davanti alla difesa potrebbero farlo Pulgar o Duncan con due interni di passo e qualità come Castrovilli e Bonaventura. Ma anche Borja Valero. Questa è l’ultima idea. Come detto, il Grande Ritorno è fatto, Pradè lo porta per la seconda volta a Firenze, l’accordo con il giocatore è già raggiunto (ha rifiutato Verona e Genoa per tornare a Firenze), e si potrà annunciare con l’uscita di Benassi che vuole andare a giocare. La trattativa con il Verona è avviata, potrebbe concludersi rapidamente visti i buoni rapporti fra le due società, con un prestito, diritto di riscatto e contro-riscatto. 

E così i centrocampisti tornerebbero ad essere sei, Borja appunto, più Amrabat, Duncan, Pulgar, Castrovilli e Bonaventura. Un bel centrocampo. Proprio Borja, fra l’altro, nell’Inter quando mancava Brozovic a volte ha giocato davanti alla difesa. Anche se ha 35 anni, il giocatore è integro. Porta carisma e qualità, ma anche l’esempio di un grande professionista. In più c’è l’amore dei fiorentini e per Firenze.

Come si vede, anche questa operazione dopo quella di Bonaventura, va nella direzione di un mercato molto attento ai costi per non appesantire ancora di più il bilancio. Venticinque milioni per Torreira o per altri, non è possibile spenderli, magari Rocco potrà dare il via al “colpo” soltanto per un attaccante vero, una sua ciliegina, come diceva Cecchi Gori, ma non è detto.

Proprio Rocco presenterà la prossima settimana il gioiello Amrabat e l’altro nuovo arrivato Bonaventura, ma anche Borja Valero se l’operazione Benassi sarà conclusa.

Stamani parlerà anche Daniele Pradè e in sostanza dirà proprio questo, il mercato di gennaio ha portato Amrabat, Duncan e Kouamè, bisogna ripartire da lì. La squadra è praticamente fatta, resta da capire se Biraghi rinnoverà per restare o si proverà un giro di esterni (Scambio con Spinazzola?). Resta l’unico interrogativo vero: il centroavanti. Ma ne abbiamo già parlato. L’organico è buono, se davvero dovesse arrivare un bomber si alzerebbero immediatamente le ambizioni, ma il mercato è ancora lungo e l’occasione potrebbe arrivare. Stamani Pradè di sicuro ricorderà anche il grande lavoro che deve fare in uscita, uno degli input di Rocco è quello di liberarsi di tutti questi giocatori inutili per i viola e purtroppo con poco mercato. Ai box restano ancora tanti, ma intanto Agudelo e Saponara dovrebbero andare allo Spezia, anche se per il sudamericano s’è fatto avanti pure il Crotone. Dalla cessione dei tanti in rosa potrebbe arrivare un tesoretto e sicuramente un abbassamento del monte-ingaggi.

A proposito di intrecci di mercato, ieri Pradè ha fatto un lungo vertice con Mino Raiola che ha prospettato diversi affari fra i giocatori della sua potente scuderia. Raiola ha fatto arrivare Bonaventura e un alleato così fa indubbiamente comodo. Si è parlato del prestito possibile dell’esterno sinistro Luca Pellegrini che la Juve vuole mandare a giocare, ma non solo. Alla Fiorentina piaceva Thuram, ma ormai la sua quotazione è salita come ha ribadito l’agente. Non è venuto fuori, invece, il nome di Balotelli che era già girato in altre occasioni. Raiola sa che la Fiorentina non è propensa a certi tipi di operazione con margini di rischio anche in ottica di gruppo e spogliatoio. Niente Balotelli, dunque, né oggi né mai. Di sicuro si sta comunque lavorando su nomi per ora top secret, speriamo che stamani Pradè sveli qualcosa anche se è difficile.  

Abbiamo parlato della squadra e di calcio, ma Rocco dovrà occuparsi anche di infrastrutture. Se la vicenda Bagno a Ripoli sembra volgere al meglio, resta da capire in ottica Franchi dove porterà la nuova legge sugli stadi. Se davvero si potrà intervenire come vuole Rocco, se il presidente vedrà una strada possibile e percorribile in fretta per i suoi investimenti, magari darà più facilmente anche l’ok per un centroavanti…