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TRA ROCCO E GLI ARABI

di Stefano Prizio

La Fiorentina scende a Roma e in una gara dominata dagli episodi e dal Var, lascia i tre punti alla Lazio quando i viola avrebbero meritato almeno il pareggio, la sintesi dei fatti di campo è quindi presto fatta e, seppure amaramente, si può passare avanti, anche perchè all’orizzonte c’è la Juventus.
Per parlare del resto occorre invece fare alcuni passi indietro: qualche anno fa, proprietari del club viola i Della Valle, impazzava il dibattito su quanto fosse appetibile la Fiorentina e su quali alternative vi fossero agli imprenditori marchigiani, parte della vulgata paventava che senza i fratelli rischiasse di calar l’oblio sul calcio a Firenze, a chi non s’allineava veniva spesso ululato con astio: ‘ comprala te…’.
Il tempo, che è galantuomo, s’è incaricato di dimostrare chi avesse ragione e chi torto.

Infatti la Fiorentina è stata rilevata da Rocco Commisso nel 2019, e già allora pareva vi fossero anche altri imprenditori interessati, inoltre adesso che il club viola è stato arricchito di un magnifico centro sportivo e forse avrà presto un nuovo stadio in cui giocare, sebbene non di proprietà, spuntano con un certo clamore pretendenti arabi, segnatamente il fondo sovrano saudita Pif, come rivelato dalla nota trasmissione di Rai3 Report.
Naturalmente sono fioccate anche le smentite, ma l’ad viola Barone ha raccontato di aver ricevuto un messaggio sms (da Matteo Renzi pare il quale smentisce l’intenzione di mediare una vendita) per fissare un appuntamento quando la Fiorentina andrà a Ryad nel gennaio prossimo per giocare la Supercoppa italiana.

Tuttavia il braccio destro di Commisso ha già smentito che vi possa essere una qualche intenzione di passare la mano, Commisso, come suo stile, è stato ancora più diretto dichiarando a Report: ‘ mi vogliono mandare via’; poichè l’imprenditore in passato è sempre stato molto preciso nell’indicare i suoi nemici e i suoi detrattori, almeno quando si sia trattato di testate giornalistiche o di umili cronisti, sarebbe d’uopo che anche stavolta indicasse pubblicamente chi lo vuole mandar via, chi ordisce simili trame a danno della sua proprietà della Fiorentina.
Ma detto ciò, pensando ad un’opzione saudita, poichè come cantava Battiato guarda caso nella sua Arabian song, l’uomo è l’animale più domestico e più stupido che c’è,  quel che inquieta è pensare come tanti tifosi, viola e non, per la verità, saprebbero passare sopra senza batter ciglio alle contraddizioni di una proprietà collegata ad un regime autarchico che usa il calcio e lo sport  per imbellettarsi il muso dinanzi al mondo, e ci passerebbero sopra mercè un giocatore in più, insomma per quattrini.

Ebbene, che l’interessamento del fondo Pif sia reale o meno, in nome dell'onestà intellettuale lo diciamo adesso: tra Commisso, uno che ha i suoi difetti ci mancherebbe, e il fondo saudita con tutti i suoi quattrini, onestamente ci teniamo il primo.
Con un però: rilevata tutta la voglia di tenersi stretta la Fiorentina palesata dal miliardario italo americano, crediamo sia legittimo che la piazza viola, e noi come critica sportiva, gli chieda sempre di più in termini di impegno ed investimenti, insomma basta citare ogni santa volta i soldi che ha speso, il fatturato troppo basso, il monte ingaggi, il cambio euro- dollaro, la crisi energetica, il maltempo.
La Fiorentina è un club ambito, siamo contenti che Commisso se lo tenga, ma qualora non volesse più esporsi a tali esborsi, le alternative esistono.
Quindi se in un bar, tra un cappuccio e un maritozzo, udite la frase ‘comprala te’, potrete dire di averla già sentita.