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TRE GIORNI DI MERCATO, PER L’EUROPA SERVE UN CENTROCAMPISTA FORTE COME MURIEL. ECCO ZURKOWSKI: FAREMO GRANDI COSE A FIRENZE. ATTENTI, STRATEGIA SBAGLIATA NON RINNOVARE CHIESA. COPPA ITALIA CHE OCCASIONE, ROMA IN DIFFICOLTÀ

di Enzo Bucchioni

Mancano solo tre giorni alla chiusura del mercato, ma al rilancio della Fiorentina cominciato alla grande con Muriel manca ancora un centrocampista. Almeno quello. Dopo i tentativi non andati a segno con Obiang prima e Gagliardini dopo, spero che nelle ultime ore ci sia un colpo di coda, un’invenzione, un’idea capace di portare a Firenze quel giocatore di qualità in grado far cambiare passo e diventare punto di riferimento a un reparto che il punto di riferimento non ce l’ha.

Lo diciamo dalla fine del mercato di agosto, ma la lacuna deve essere diventata chiara anche per Corvino visto che nei giorni scorsi il centrocampista l’ha cercato e spero lo stia ancora cercando mentre state leggendo queste righe. Però non sono ottimista e lo confesso. Sento i trombettieri e quelli del Club della Bistecca dire ai quattro venti, "Cosa volete? La Fiorentina va bene così", oppure "Centrocampisti ce ne sono anche troppi". Forse è vero, si tratta di capire quali sono gli obiettivi.

Se davvero si vogliono tentare tutte le strade per tornare in Europa, sarà molto complicato centrare almeno il settimo posto senza un altro acquisto di valore in mezzo al campo, un giocatore simile a quello che è stato Muriel per l’attacco. Siamo contenti che la Fiorentina in dieci abbia pareggiato con la Samp e battuto il Chievo con grande carattere, ma vi sono sfuggiti i problemi di questa squadra? Spero di no.

Con il modestissimo Chievo ultimo in classifica che non sa difendere e non difende, la Fiorentina ha segnato quattro gol, è vero, ma ha concesso tre reti, un palo, un gol è stato annullato ai veronesi per una decisione del Var da guinness dei primati, Lafont ha parato un rigore e un altro penalty grosso come una casa non è stato fischiato da Chiffi che dopo Sassuolo sta diventando un benefattore viola.

Si offende qualcuno se dico che il depresso Chievo ha giocato meglio e la Fiorentina deve i tre punti a due giocatori, Chiesa in particolare e Muriel? E’ evidente la mancanza di organizzazione di gioco. Una volta almeno funzionava la fase difensiva, adesso con tre punte s’è perso anche l’equilibrio. Lo si deve in gran parte alla mancanza in mezzo al campo di un uomo d’ordine in grado di tenere compatta la squadra, di dare i tempi di gioco, coprire la difesa e attaccare nei momenti giusti. Con Chiesa-Muriel-Simeone la Fiorentina segna di più, crea, ma gioca peggio, si allunga, è troppo spesso in balia dell’avversario anche se si chiama Chievo quasi in B o Sampdoria in giornata nera. Se poi vogliamo dire che va tutto bene, che contano solo i punti, che la classifica è corta e che il calcio è strano, facciamolo pure, ma ricercando certezze in chiave europea non si può non essere preoccupati.

E ripeto per l’ennesima volta ciò che pensano tutti i tifosi fiorentini, anche quelli che non contestano Della Valle: non andare in Europa per il terzo anno consecutivo sarebbe inaccettabile. Un fallimento totale.

In Fiorentina si sono illusi, pensano che Muriel possa bastare? Forse. Ha portato molto, gol, qualità e classe, ho già detto e ripeto che trattasi del primo giocatore vero preso da Corvino dopo il suo ritorno (alleluja), ma sinceramente speravo che questa squadra imperfetta si correggese ancora di più.

Mancano tre giorni alla chiusura del mercato, spero ancora, ma il mio entusiasmo iniziale è calato. E se è giusto pensare al futuro, se Traorè, 18 anni, pagato 12 milioni all’Empoli o il polacco Zurkowski, 21 anni, pagato in tutto cinque milioni, (guarda caso due centrocampisti) sono elementi interessanti (soprattutto l’empolese) e le operazioni condivisibili, non sarei del tutto contento se per l’oggi Corvino si fermasse a Muriel. Vorrebbe dire lasciare ancora molto al caso e alla dea bendata, sperare che proprio Muriel continui a segnare un gol a partita, che regga lo stellone. I limiti di molti giocatori in rosa e del centrocampo sono evidenti. Norgaard sembrava in leggera crescita, con il Chievo ha fatto capire che il calcio italiano non fa per lui. E non è costato pochissimo. Edimilson alterna cose buone a ingenuità inaccettabili. Un po’ come Dabo. Gerson è discontinuo. Benassi fa gol, ma spesso non trova la misura nella fase difensiva. Resta Veretout che anche domenica nel secondo tempo è dovuto tornare a giocare davanti alla difesa.

Se davvero hanno deciso di non comprare nessuno, lancio una provocazione: Pioli si decida a cambiare modulo. Giochi senza qualità in mezzo al campo, solo interdizione, e vada a cercare di fare gioco sugli esterni e con Muriel. Il 4-2-3-1 con Veretout e Dabo (o Edimilson) in mezzo, Chiesa-Muriel-Gerson dietro a Simeone potrebbe essere una alternativa. Avanza Benassi, ma ora che sarà assente per due giornate di squalifica forse è una soluzione da provare. Se invece Pioli andrà avanti con il suo centrocampo a tre e non arriva nessuno, tanto vale rimettere Veretout davanti alla difesa così almeno dà copertura a Pezzella e Hugo in difficoltà nelle ultime gare.

Tornando al mercato, incassati i no per Obiang e Gagliardini, pesano anche i troppi esuberi, tutte quelle “corvinate“ degli anni passati che neppure Corvino riesce a rimediare. A chi servono Eysseric, Thereau e Diks? Tanto per dirne tre. Stipendi da pagare che condizionano, non c’è dubbio. Vedremo se riuscirà a cederli e magari quelli potrebbero essere i soldi da reinvestire. Poi c’è il capitolo rinnovo degli ingaggi e allungamento dei contratti che riguarda giocatori importanti con Veretout, Biraghi e Hugo ma soprattutto Chiesa. A proposito, ho letto le ultime dichiarazioni del Dg viola e mi preoccupano. Intanto ditegli che Chiesa non ha ancora quattro anni di contratto, ma tre: siamo nel 2019, la scadenza è il 2022. Non è questo il punto. La strategia evidente, leggendo fra le righe di certe dichiarazioni, vuole portare allo stesso obiettivo perseguito con Bernardeschi, mettere Chiesa in condizione di andar via cercando di far passare il messaggio "è stato lui, noi volevamo tenerlo". Ma se non gli alzi lo stipendio e lo porti vicino al suo valore di mercato, se non gli rinnovi il contratto e non organizzi gli incontri promessi, come pensi di poterlo trattenere? Arrivando a giugno con questo stipendio basso anche se è il più alto della Fiorentina e contratto in scadenza 2022, Chiesa diventa già un obiettivo più vulnerabile. E se il giocatore deluso da questo atteggiamento decidesse di non rinnovare? Se passa altro tempo e si avvicina la scadenza invece di venderlo a ottanta sarai costretto ad accettare i 40 portati da Bernardeschi. Successe la stessa cosa. Non mi pare un ragionamento da scienziati. Non credo poi che siano state prese bene certe parole del tipo "chi vuole andar via abbia il coraggio di dirlo", ma sicuramente sono io che mi sbaglio.

Intanto domani sera alle 18,15, c’è una grande occasione, i quarti di coppa Italia in casa contro la Roma in una gara secca. In una partita doppia avrei dei dubbi, ma in novanta minuti questa Roma di oggi è superabile. Ha momenti di pausa e di amnesie. Domenica a Bergamo s’è fatta rimontare tre gol, roba incredibile. Chiesa e Muriel negli spazi possono fare male come hanno fatto Ilicic e Gomez dell’Atalanta. La coppa Italia deve essere un obiettivo, l’occasione va sfruttata al meglio. Prevedo un classico Lafont in porta, Milenkovic, Pezzella, Hugo e Biraghi in difesa; Benassi, Veretout e Gerson in mezzo al campo, Chiesa e Muriel dietro a Simeone. A meno che Pioli non decida di far riposare Simeone ripescando il tridente puro con Muriel centravanti, Chiesa a destra e Mirallas a sinistra.