TRE OFFERTE PER LA FIORENTINA RESPINTE DA DDV. COMBATTUTO TRA CEDERE E RILANCIARE. PIOLI HA BOCCIATO IL MERCATO DI CORVINO. TROPPI FLOP DA HUGO A GASPAR A EYSSERIC. ASTORI ORFANO DI GONZALO. FONDAMENTALE THEREAU SCARTO DELL’UDINESE
Mi meraviglio di chi si meraviglia. La sconfitta di Crotone fa malissimo, ma questa Fiorentina modesta, costruita male, uscita dal mercato e da un profondo rinnovamento con problemi strutturali, può perdere contro chiunque. Purtroppo. La realtà è amara, ma è questa. Basta una giornata appena storta dei pochi giocatori più bravi (Badelj, ad esempio), l’avversario che ti chiude gli spazi, la poca lucidità per aver giocato tre gare in sette giorni con gli stessi, l’assenza di Thereau e la partita è compromessa. Anche a Crotone? Sì, anche a Crotone. Ma se ci pensate bene, la Fiorentina era andata in difficoltà perfino nella prima mezz’ora a Benevento. Benevento, zero punti in undici gare…non vado oltre.
I perché e percome li sto scrivendo da mesi, quei sei o sette lettori affezionati di sicuro lo ricorderanno, e i nodi, come si dice, prima o poi vengono al pettine. E pensare che i trombettieri di Corvino dopo tre vittorie quasi quasi avevano voglia di parlare di Champions, gli è mancato il coraggio finale. Purtroppo la realtà è un’altra e se qualcuno pensa di scaricare su Pioli le colpe, sbaglia due volte.
Pioli sta facendo tutto il possibile, ha compattato il gruppo, dato un minimo di gioco e di autostima, ma non chiediamogli miracoli. Anzi, con la signorilità abituale, Pioli si è adattato, non ha mai detto una parola fuori posto, ma con i comportamenti ha fatto chiaramente capire che il mercato non è stato di suo gradimento. Molti, troppi giocatori non sono ancora pronti, altri molto modesti o non adatti al campionato italiano. Se andate a vedere i minutaggi dei viola impiegati fino ad oggi, vi accorgerete che hanno giocato sempre i soliti, tredici più o meno. Per gli altri soltanto spiccioli. Bocciati Vitor Hugo, Gaspar, Eysseric, ma anche Sanchez, Olivera e Cristoforo, per non parlare delle giovani scommesse Zekhnini (fatica anche in Primavera) e Lo Faso o l’evanescente Gil Dias. Quando qualcuno parla di turn over mi vien da sorridere.
Provate a fare un giochino. Chi avreste messo in campo a Crotone? Tra i panchinari, purtroppo, non ce n’è uno che possa competere con i titolari. Speriamo che Badelj o Chiesa non prendano mai un raffreddore, sarebbero guai enormi. Se pensate che per mettere insieme questa squadra Corvino ha speso una settantina di milioni (e Pezzella è in prestito), ditemi voi di chi sono le responsabilità.
Anzi, Pioli domenica le ha provate tutte. E si è accorto in tempo che su Eysseric non è il caso di insistere, ma anche Biraghi a certi livelli fa fatica. Ha dovuto rispolverare Olivera, rimesso in pista Gil Dias. Ha fatto il possibile cambiando anche modulo due volte. Mi è piaciuta pure la mossa Benassi terzino nel 4-2-4 finale che spesso era 2-4-4, ha tenuto in campo un giocatore dai piedi buoni in più, cercando di impostare da dietro, quando il Crotone aveva rinunciato ad attaccare. Mossa della disperazione d’accordo, ma cosa c’è da criticare? Criticate piuttosto chi questa squadra ha pensato e costruito. Qualcuno si meraviglia del momento difficile di Astori. E’ vero, non è fisicamente al top, ma gli anni scorsi aveva vicino un certo signor Gonzalo che guidava la difesa, dava i tempi e impostava il gioco. Astori non aveva le responsabilità di oggi, ma qualcuno ha sbolognato in fretta Gonzalo (poteva far comodo) con grande gioia.
Qualcuno si meraviglia pure del rendimento di Simeone? E’ un ragazzo acerbo, è stato pagato tantissimo, forse crescerà, ma oggi non può essere lui a cambiare la Fiorentina. Dovrebbe essere il contrario. E poi anche a Genova il suo rendimento è stato altalenante. Vogliamo parlare di Thereau? E’ stata la mossa della disperazione, di fine mercato, quando Pioli ha segnalato le evidenti carenze di organico. Per fortuna che l’Udinese se ne è liberata. A 34 anni Thereau rischia di essere fondamentale e chi non l’avesse capito l’ha scoperto proprio a Crotone. E meno male che ci hanno raccontato di aver fatto una Fiorentina giovane. Hanno fatto una Fiorentina modesta, il rinnovamento doveva essere migliore, più certezze meno scommesse. Per fortuna che Benassi ha voluto lasciare il Torino in disaccordo con Mihajlovic, almeno un giocatore pronto è arrivato.
E poi non credete neppure alle solite storie dell’anno di transizione in vista di un futuro rilancio delle ambizioni. La squadra potenzialmente forte doveva essere costruita quest’anno, con i soldi in mano. Con settantacinque milioni da spendere. L’anno prossimo, se Della Valle non vende e resta sull’Aventino, se continuerà l’autofinanziamento, la Fiorentina sarà ancora questa. Non avendo più giocatori da vendere, per fare mercato e gestire la cassa, purtroppo la Fiorentina dovrà vendere anche Chiesa, l’unico gioiello di famiglia rimasto. Anche qui eviterei facili ottimismi di facciata. Non sarà semplice rinnovare, ancora più difficile trattenere a Firenze questo ragazzo se la Fiorentina non deciderà di fargli un contratto da giocatore top, senza pensare all’età verde e al fatto che è cresciuto nel vivaio. Discorsi vecchi, fuori dal tempo. A Chiesa c’è chi ha già offerto quattro milioni di ingaggio, o la Fiorentina si avvicina o il ragazzo va via. Questa è la realtà. Ci sono già stati degli incontri fra le parti, altri ne verranno, speriamo in un accordo, ma non è facile.
Come non è facile capire cosa stia succedendo a Saponara. Chi vuol fare della dietrologia comincia a pensare che l’Empoli abbia fatto lo sconto alla Fiorentina (da 15 a 9 milioni) non a caso, ma perché aveva capito i problemi del ragazzo. Speriamo di no.
Andando oltre, è un po’ che non ne parliamo, ci sono già state delle proposte arrivate alla famiglia Della Valle per l’acquisto della Fiorentina. Non è vero che non c’è interesse come dice qualcuno.
Fra tante offerte farlocche, di gente che vuol farsi pubblicità, almeno tre proposte di acquisto, invece sono state giudicate "potenzialmente interessanti" e passate all’attenzione di Diego Della Valle che però non ha voluto neppure avviare trattative, ma neanche autorizzare sondaggi conoscitivi. Le proposte arrivano dalla Russia, dalla Cina e dai Paesi Arabi. Non sarebbero congrue, rispetto ai 250 milioni chiesti da Ddv, ma almeno economicamente stavano in piedi. Avevano un senso. Non per Diego al quale questi potenziali acquirenti non sono piaciuti. Vuole vendere la Fiorentina solo a persone di suo gradimento, che lui reputa in grado di tenerla a buon livello. Vuole gente affidabilissima e questa è una garanzia.
Ma c’è anche chi lo descrive molto combattuto fra l’andar via così, in sostanza da sconfitto, da perdente, oppure se non sia più giusto aspettare gli eventi e lo stadio per rilanciare. Decida in fretta, Firenze non merita questo limbo. L’ho già scritto e lo ripeto, Firenze merita rispetto.