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TRE PUNTI MA POCO DA SALVARE DA LIBEREC. DUE PUNTE OK MA NON C'E' IL REGISTA. TANTI FUORI RUOLO E PROSEGUE LA CONFUSIONE TATTICA DI SOUSA

di Marco Conterio

Di buono c'è il risultato, della trasferta di Liberec. Di buono c'è che forse Paulo Sousa, in una totale confusione tattica e di scelte, si è accorto che segnare non è che è poi così complicato con gli uomini ai propri posti. Poi basta. La trasferta ceca della Fiorentina lascia negli occhi una difesa in difficoltà e un centrocampo ballerino. La colpa è dei giocatori, s'intende, ma il principale imputato è Sousa: ha nuovamente cambiato atteggiamento dei viola, in corsa, in una settimana da tre partite dopo aver iniziato il post-sosta con un altro schema. Milan Badelj, poi, non è regista basso di una mediana a tre ma giocatore che rende nel centrocampo a due.

Nella stagione della sagra degli errori e della confusione tattica, stavolta è toccato al croato Badelj finire fuori posizione e da lì sono nati tanti problemi della Fiorentina. Quello costruito con ben più di una perplessità in estate è centrocampo a due uomini, da doppio frangiflutti. Non c'è un regista puro, di ruolo, nella Fiorentina. Borja Valero sarebbe adattato, anche lì. Vecino figuriamoci, Sanchez non ne parliamo. Eppure Sousa ha scelto questa carta, per sfidare un Liberec che a tratti sembrava la grande in campo. Lo spagnolo ha cambiato per l'ennesima volta posizione: stavolta trequartista puro, poi esterno sinistro dell'attacco a tre, alla bisogna pure interno di centrocampo.

Eppure Paulo Sousa è stato anche grande giocatore da grande squadra. Sa che i progetti vincenti si costruiscono con gerarchie nette e con idee chiare e decise da parte degli allenatori. 3-4-2-1. Anzi no. 3-4-1-2. Oppure 5-3-2. Stavolta 4-3-1-2. Sousa si decida: quale schema ritiene più adatto a questa Fiorentina? Oppure crede che la coperta sia troppo corta e che in caso di due punte manca il regista e che senza regista non siano schierabili le due punte per pochezza di scelte della rosa? Ci sono tanti jolly ma solo con quelli non si vincono le partite. Servirebbero certezze, in una Fiorentina mediocre la cui classifica ne è oggi perfetto specchio.

La verità è che questa Fiorentina dovrebbe essere profondamente rivista nel mercato di gennaio, dopo un'estate deludente su più fronti. Ieri è arrivata la vittoria sul campo dello Slovan ma gridare "al successo" sarebbe soltanto volersi prostrare a una non meglio specificata sudditanza. Dalla Repubblica Ceca la Fiorentina torna col sorriso, perché vincere è sempre toccasana. Ma se dovevano arrivare risposte su progetto e certezze... Niente da fare. Per un tandem che serve e che funziona, c'è un regista che manca. Per uno schema a rombo che c'è, ci sono Tello e Bernardeschi di difficile collocazione. Gonzalo Rodriguez, in una difesa a due, ha sempre storicamente sofferto e sorge sempre il classico dubbio e dilemma del terzino destro. Tre punti sono un surrogato di felicità. Che la Fiorentina, per adesso, se li faccia bastare...