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TURIAMOCI IL NASO IN ATTESA DI GIORNI MIGLIORI

di Franco Ligas

Ammettiamo per vera una cosa falsa, che Delio Rossi stia a Monti. Ammettiamo che l’allenatore della Fiorentina e il Presidente del Consiglio abbiano bisogno urgente di soldi e devono farne a meno, perché non ce ne sono o è difficile trovarne altri. Affiancare i problemi della Fiorentina a quelli del Paese è blasfemo ma il calcio è uno spaccato nemmeno trascurabile delle passioni degli italiani (non si può solo vivere di lavoro e di tasse).
Sia Monti che Rossi hanno parlato nelle settimane scorse di “lacrime e sangue“ per fotografare i problemi reali. Sia l’uno che l’altro hanno deciso di bere, e farci ingoiare, due calici amari che più amari di così non si può.
Delio Rossi beve amaro da quando è arrivato; il primo sorso lo ha assaggiato quando è entrato in Società ed ha capito che a fronte di una rosa lunghissima c’erano e ci sono giocatori che da Firenze non vogliono andare via, nonostante siano destinati a guardare senza giocare. Ha trovato altri che giocano ma vogliono andarsene. Poi ci sono gli ultimi arrivati, che, vista la Babele, non riescono a giocare come sanno. Fanno tenerezza quelli che non rientrano in quei tre gruppi sopra scritti e i giovani. La situazione è delicata e non dobbiamo commettere l’errore di trovare a tutti i costi l’assassino, anche perché qui di assassini non ce ne sono; al massimo abbiamo visto (dirigenti, allenatore,giocatori) sbagliare in maniera non abituale.
   Sbagliano sicuramente i Della Valle quando trattano il calcio con il tono e la tempistica dell’alta finanza. E’ più facile sostituire un amministratore delegato che fare pelo e contropelo ad una tifoseria sentitasi, dalla proprietà, abbandonata. Si rischia di imitare l’elefante che si agita in una cristalleria di Colle Val d’Elsa.
Nel contempo non va dimenticato quanto i Della Valle hanno contribuito alla rinascita del calcio che conta in Firenze. Concluso il pistolotto bisogna, a bocce ferme, ragionare.
La Fiorentina a Cagliari ha ottenuto un pareggio utile per tenere lontana la zona retrocessione; il punto portato a casa è importante per provare altri giovani e far maturare quelli che hanno già indossato la maglia da titolari. Altri milioni arriveranno da tre o quattro eccellenti cessioni ma  il gruzzolo deve essere utilizzato per ridare un’anima ad una squadra e ad una tifoseria avvilite dai risultati negativi.
Anche la Fiorentina di Prandelli ha faticato, a Cagliari o contro il Lecce, ma sapeva poi fornire altre prestazioni che quella di ieri e oggi non conoscono (altrimenti in Champion’s con il cavolo che ci sarebbe andata).

P.S.: Non ho esultato all’acquisto di Amauri  ma riconosco che l’operazione a tempo, senza spreco di denaro è intelligente. Un’operazione da ripetere quanto prima perché gennaio vola via. I conti li faremo a giugno (pur sapendo che le scelte dei giocatori giusti vanno fatte prima).

Franco Ligas

giornalista Mediaset