TUTTI CONTRO ADV, CHE VUOL LASCIARE LA PRESIDENZA MA NON VENDE. SALICA AL POSTO DI COGNIGNI? ANTOGNONI VICE. DUBBI SU CORVINO. DOPO DI FRANCESCO BRUCIATO ANCHE PIOLI. TENTATIVO PER SPALLETTI. IDEA RANIERI. BERNA VA VIA
Le accuse di Adv ai tifosi Viola hanno scosso Firenze e lasciato il segno, ma chi spera in un addio della famiglia Della Valle si metta l'animo in pace e non festeggi: non vendono. Allora perché Adv si è lasciato andare? Il dopo-Sassuolo va derubricato a semplice sfogo di pancia di un presidente deluso da tutto e tutti, stanco del disamore e della diffidenza dei tifosi, ma forse di una città intera. Se potesse tornare indietro quelle cose non le direbbe più, ma ormai la pietra nell'acqua è stata tirata e l'impressione è che niente sarà più come prima.
Che succederà? Forse nulla. Forse tanto. Andrea sta pensando di farsi da parte, di lasciare la presidenza onoraria e tirarsi fuori dalla prima linea come successe nel 2009. E' un'idea. La sua stanchezza è evidente e le ultime dichiarazioni l'hanno accentuata. Se Adv ha parlato sperando di avere il consenso e la difesa di parte dei tifosi, non ha capito e ha sbagliato due volte. Lo hanno mollato quasi tutti, anche quelli che erano dalla sua parte, per qualcosa di più grave che va oltre il sesto posto, i 90 anni, i bilanci, Antognoni e tutto quello che di buono puoi aver fatto. La convinzione di tutti è ormai una sola: questa proprietà non ama il calcio e non lo sa fare. Non è più un problema di simpatia o di antipatia, di braccino più o meno corto. Si va oltre.
Anche chi ha sempre difeso questa proprietà sta entrando nell'ordine di idee che chiunque dovesse arrivare farebbe meglio. Potrebbe almeno ridare gioia e speranza. Situazione complicatissima. Un colpo di testa è da escludere. Anche Diego Della Valle, di recente, aveva dato l'imput di non vendere. Caso mai se ne riparlerà con la concessione edilizia per la Cittadella Viola in mano. Ma è altrettanto vero che andare avanti in queste condizioni è difficile. Qualcuno ha suggerito di affidare la presidenza a Salica con Antognoni vice per cercare almeno dì ripartire con facce nuove e più gradite. Alla fine del campionato ci sarà un consiglio fondamentale. Ma la riflessione potrebbe anche andare oltre e il timore risiede proprio in Diego che per carattere, con una reazione forte, di pancia, potrebbe anche decidere per il disimpegno immediato.
Se è vero che un salto nel buio non è auspicabile, è altrettanto vero che nelle ultime due stagioni è stato fatto di tutto per meritare la contestazione. Il calcio è strano, ma certi errori sono inammissibili per una proprietà che sta nel pallone da quindici anni. Per i tifosi in discussione ci sono tutti. Anche Corvino. La lettura del bilancio con i venti milioni spesi per comprare giocatori inguardabili, fa pensare che il ritorno del Dg possa non essere stata una scelta giusta. E c'è chi lo pensa anche in alto. In più il ritorno di Corvino in questo clima fa temere che abbia solo il compito di vendere per rientrare nei conti.
Le risposte arriveranno solo dalle mosse di mercato e dalla scelta dell'allenatore. Di Francesco è bruciato dalla clausola da tre milioni (il Sassuolo non molla) , ma anche dalla sensazione che stia aspettando la Roma o anche l'Inter. Anche prendere Pioli non è più possibile. Lo porti a Firenze dopo un fallimento e l'evidente difficoltà nel gestire situazioni complicate? Anche no. Ecco allora che stanno cercando di convincere Diego a investire su un tecnico più scafato e carismatico. Chi? Il nome che circola è quello di Spalletti. Intermediari sonderanno il terreno per proporgli un ingaggio adeguato e un piano triennale di sviluppo per provare a fare grandi cose ripartendo da un gruppo giovane e forte. Ma anche Ranieri potrebbe essere un altro personaggio forte. Tutto questo però andrebbe a cozzare contro le idee di Corvino che vuole un tecnico meno ingombrante.
Come si vede le difficoltà sono enormi e il clima bollente. Se i tifosi hanno accettato il patto di non belligeranza per festeggiare lo scudetto femminile, sabato con la Lazio è prevista bufera proprio per le dichiarazioni di Adv e di Bernardeschi. Per il giocatore le possibilità di un rinnovo di contratto a questo punto sono minime. Mettersi contro la piazza non è stata una buona idea. Gli avevano già detto però che può crescere meglio in società più organizzate, può darsi che questo sia l'inizio di un percorso chiamato disimpegno. Nel frattempo dalla Germania raccontano che Sousa andrà al Borussia Dortmund portandosi dietro Kalinic. Sempre troppo tardi.