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TUTTO IN GHIACCIO FINO A GIUGNO: TOCCA AI DELLA VALLE DECIDERE. DITECI CHE FIORENTINA SARÀ. SI PARLA DI RUOLI, MA CONTANO I PROGRAMMI. EVITATECI UN NUOVO GATTOPARDO VIOLA

di Mario Tenerani

Sappiamo tutto, non sappiamo niente. Partiamo da qui, da un paradosso che celebra un frangente di grande incertezza. Si naviga nel mare dei comunicati e dei summit, ma ancora non ci sono novità. Il presente è tempestoso, il domani nebuloso. I Della Valle hanno le loro modalità, soprattutto il leader maximo, Diego. Mister Tod’s pondera a lungo le decisioni strategiche e in chiave calcistica fa esattamente il contrario di ciò che desidera la piazza o il mondo mediatico. In soldoni: se il popolo vuole la testa di tizio o caio non gli viene offerta. Magari rotola dopo, in tempi meno sospetti. La riunione in call conference ha messo tutti i manager sotto accusa e altrettanta pressione, ma non c’è nulla di strano, neppure di male, visto la Caporetto di questa stagione (che purtroppo non è ancora finita). Fino a qui tutto chiaro, il padrone ha il diritto-dovere di chiedere spiegazioni ai propri collaboratori, chiedere anche conto dei soldi investiti (si parla di un cifra bel oltre i 150 milioni) a fronte di risultati scadenti sul piano sportivo. Un triennio che inchioda la dirigenza a precise responsabilità: senza Europa e mezza squadra da rifare. 

Ma il padrone - l’unico insostituibile in un club a meno che non sia proprio lui a chiamarsi fuori cedendo la società (ma anche di questo non si hanno notizie) - ha pure il dovere-diritto di scegliere, determinare, indicare la politica aziendale e soprattutto gli obiettivi. Ecco, questi ancora non si conoscono. Giugno sarà il mese della verità perché i Della Valle dovranno decidere quale strada seguire. Sarà una Fiorentina da Champions? Da Europa League? Da campionato tranquillo? Per non dire salvezza… Queste le varie declinazioni, vere, verosimili, possibili o improbabili.  Questo è quello che conta, altro che i ruoli. Si discute molto di Corvino, della sua posizione e del sostituto di Freitas. Di sicuro Corvino è uno di quelli finiti sulla graticola ed è in discussione. Ma al di là di quello che accadrà e dei vari assestamenti dirigenziali, il vero nodo da sciogliere è il futuro della Fiorentina. Vorremmo capire in tempi brevi quale Fiorentina disegneranno i Della Valle. Non è un problema di ruoli, ma di programmi. Nella speranza che non si riproponga lo schema del gattopardo viola: cambiare tutto per non cambiare nulla.