ULTIMI OTTO GIORNI DI UN MERCATO CHE NON PUÒ ESSERE CHIUSO. CORVINO ATTENDE LE ULTIME 72 ORE PER LE OCCASIONI MA SERVIVA QUALCOSA PRIMA. PIOLI HA SBAGLIATO MA LA ROSA HA TROPPE LACUNE. IMPENSABILE PARLARE ADESSO DI EUROPA
Otto giorni, poco più di una settimana, e il mercato di gennaio andrà agli archivi. Quello che abbiamo vissuto fino a questo momento, a Firenze come in tutta Italia, potrebbe passare alla storia come uno dei più poveri e tristi degli ultimi anni e in casa Fiorentina non è cambiato assolutamente niente, anche se qualcuno si poteva aspettare qualcosa di diverso. Impossibile però accettare il fatto che le trattative siano chiuse, sia in entrata che in uscita, perché ci sono tante situazioni da risolvere e Pioli ha probabilmente bisogno di altro per provare a migliorare la classifica prima della fine del campionato. Andiamo con ordine: in uscita ci sono sempre i soliti due nomi in cima alla lista ovvero Maxi Olivera e Sebastian Cristoforo. Nessuno dei due viene tenuto in considerazione dal tecnico viola e allora che senso ha lasciarli in rosa? Il tempo passa ma le soluzioni non vengono trovate e di conseguenza non si muove niente neanche in entrata. “Difficile migliorare questa squadra”, le parole che abbiamo sentito a più riprese nelle ultime settimane provenire dalla dirigenza della Fiorentina, ma vedendo la partita di Marassi contro la Sampdoria è veramente difficile crederci. Pioli ha sicuramente sbagliato, molto, nelle scelte ma in alcuni casi è stato quasi costretto a prenderle. Federico Chiesa non può e non deve essere schierato così lontano dalla porta ma l’allenatore gigliato ha altre alternative quando i suoi titolari non sono al 100%? La risposta è no e spesso deve fare di necessità virtù, snaturando qualcuno per mettere più a suo agio qualcun altro.
Ancora aperto poi il capitolo Carlos Sanchez ma anche in questo caso la situazione è tutt'altro che chiara: il colombiano vuole giocare perché a giugno la sua Nazionale sarà impegnata nel Mondiale in Russia ma a Firenze non ha il posto garantito e per questo preferirebbe senza dubbio cercare fortuna altrove ma la Fiorentina non può certo permettersi di perderlo, visto che Badelj non rinnoverà e lascerà i viola fra meno di sei mesi. Probabile che alla fine tutto resti invariato e il centrocampista autore del gol contro la Sampdoria dovrà cercare di convincere Pioli a dargli più chance. Per Babacar non è cambiato molto negli ultimi giorni: il centravanti non ha sfruttato la sua chance a Marassi ma difficilmente andrà via, anche perché il Crystal Palace non solo non ha ancora inviato alcuna offerta ma sembra essersi orientato su altri obiettivi.
Cosa fare dunque per provare a cambiare qualcosa? Difficile dirlo adesso, per rinforzare davvero questa squadra non si possono aspettare le ultime ore di mercato ma la sensazione è che alla fine si vada verso questa strada, con Corvino che cercherà di prendere qualcuno negli ultimi tre giorni, a caccia di quelle occasioni che difficilmente poi si riveleranno tali. La scorsa settimana nell’ambiente viola è tornata a essere pronunciata la parola Champions ma che si parli di sogni o realtà la questione non è credibile. Impensabile parlare anche di semplice Europa League in questo momento visto il divario tecnico visto domenica scorsa al Ferraris. Il mercato non aiuterà, mancano otto giorni ma difficilmente ci saranno colpi di scena. Otto come i risultati utili consecutivi tanto sventolati prima della sconfitta contro la Samp senza però mai dire che le vittorie sono state solo due e che per fare il salto di qualità manca ancora tantissimo. Mercoledì prossimo sarà tempo di voti e bilanci, fra cinque mesi si tireranno le vere somme e soltanto a quel punto verranno a galla le verità e le bugie di questi ultimi mesi.