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UN'ALTRA PROSPETTIVA SUL MERCATO

di Tommaso Loreto

C'è chi ne è uscito malissimo dalla sosta. Dimagrimenti durati lo spazio di una settimana, colpi di sonno improvvisi (soprattutto nel caso di collegamenti da Malta) e brevi risvegli giusto per dare un'occhiata ad alcuni risultati. Come quelli che arrivavano dal Sudamerica per gli impegni di Cuadrado e Mati Fernandez, o come quelli arrivati dal Montenegro. Dove, per inciso, Jovetic ha di nuovo lasciato il segno, proprio contro quegli inglesi stregati dalle sue giocate. Battute a parte sono state giornate lunghe nelle quali l'attesa del campionato è stata ingannata a suon di rumors mercateschi.

Con tutta (o quasi) la Premier a lusingare JoJo (il che può anche stuccare visto che di Jovetic se ne parla fin troppo, ma vuol dire anche che l'Europa osserva qualcuno di Firenze..) , e con l'agenda di Pradè e Macia che si è andata riempiendo di nomi. Obiettivi per la prossima stagione, ma già trattati, e con i quali si discute del futuro in attesa di accordi da firmare. Clasie o Aubameyang, o ancora Thereau, per citare quei giocatori i cui procuratori (o parenti) sono già usciti allo scoperto, o lo stesso Iakovenko per ricordare quelli che invece attendono solo la chiamata finale, quella ufficiale.

Con tutte le altre idee che piovono dal mercato destinate ad accavallarsi. Soltanto sulla corsia sinistra, del resto, sembrano fiorire le alternative a Pasqual. Da Alonso, vecchio pallino del Bolton in scadenza, a Contento del Bayern Monaco o come ci ricordano i solerti inglesi, persino Evra del Manchester United (ma chi lo paga? I redattori del Daily Star in combutta con quelli del Mirror?...). Senza contare che a Roma si stanno dimenticando di Osvaldo e che, invece, sempre in Inghilterra, Gaston Ramirez si sta dimenticando di quanto gli piacesse la Serie A. Nessun reparto è escluso dalla marea di voci, figuriamoci i portieri. Viviano e Neto restano in bilico, tanto quanto le posizioni dei vari obiettivi, come Hansen, Ruffier o persino Julio Cesar.

Insomma, può anche darsi che ai più non piaccia il trionfo del mercato, e che alla lunga stanchi dando la sensazione di una caccia al nome più rumoroso, soprattutto durante la sosta. Ma non è propriamente detto che l'equazione sosta=mercato (pur di scrivere qualcosa) sia necessariamente esatta. Perchè, ad ogni singola voce, corrisponde comunque il movimento, il sondaggio, la richiesta d'informazioni. E allora, in questa diversa prospettiva, è molto più  piacevole accorgersi che se la Fiorentina squadra non è scesa in campo, quella che fa squadra sul mercato gioca partite importanti praticamente ogni giorno. Aspettando il round decisivo con Ramadani per Jovetic, ma anche per Ljajic, e soprattutto preparandosi a una nuova stagione nella quale competere su un palcoscenico europeo senza ritrovarsi impreparati. O preferivate quando l'obiettivo inseguito era sempre lo stesso per giorni e giorni e giorni....senza arrivare mai o finendo altrove?

Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it