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UN ANNO ESATTO DI ITALIANO COL VENTO IN POPPA. JOVIC A FIRENZE MARTEDÌ. DODÔ, QUANTA AMMIRAZIONE DAGLI ADDETTI AI LAVORI. PRIMA I BABY, POI SPAZIO AI COLPI VERI

di Andrea Giannattasio

Esattamente un anno fa - era il 30 giugno 2021 - la Fiorentina portava a compimento forse uno dei migliori “piani B” della sua quasi centenaria storia, ufficializzando Vincenzo Italiano al termine di due settimane di burrasca che avevano fatto seguito al divorzio lampo con Gennaro Gattuso. Si deve ripartire da quella data e dai quei giorni che - per Commisso, Barone e Pradè - furono un esame di maturità dietro l’altro per analizzare una stagione che agli occhi di Firenze è stata a dir poco esaltante, in previsione di un’estate che ha visto la società muoversi stavolta con tempismo (e senza scossoni). Nel giro di un mese è infatti arrivato il rinnovo del tecnico (raggiunto alle condizioni che il club aveva auspicato) e all’inizio della prossima settimana verranno probabilmente messi a segno i primi due-tre innesti che permetteranno all’allenatore di iniziare il ritiro di Moena con una rosa (quasi) a buon punto. Il meglio, forse, che l'ex Spezia potesse chiedere. Di tempo, in vista dell’inizio della nuova stagione, non ce ne sarà ancora moltissimo ed è per questo che la Fiorentina ha scelto di muoversi col piede sull’acceleratore, ricalcando quello che è stato il modus operandi del mercato di gennaio, quando pronti-via fu messo sotto contratto Ikoné e nel giro di 48 ore dall’addio di Vlahovic fu portato in riva all’Arno Cabral.

Stavolta tuttavia gli obiettivi di mercato che i viola hanno in testa sono di un livello ancora più alto ed è chiaro che le trattative in corso debbano rispettare tempistiche precise. Prendiamo ad esempio Dodô, giocatore che la Fiorentina ha puntato da oltre due mesi consapevole che, per caratteristiche tecniche, il brasiliano sia di un livello ancora migliore rispetto a Odriozola: tanti addetti ai lavori del mondo del calcio, si sussurra negli alberghi milanesi, sono già pronti a fare i propri complimenti (in un mix d'invidia?) alla squadra mercato di Pradè se l’operazione per il terzino andrà in porto. L’accordo economico tra il giocatore e la Fiorentina c’è già da tempo mentre manca ancora quello tra le due società, visto che da Donetsk si continua a chiedere circa 15-16 milioni per il cartellino del difensore. La fumata bianca è dietro l’angolo e non è un caso che Dodô (ha fatto sapere ieri la Rai) si sia già messo alla ricerca di una casa sulle colline di Bagno a Ripoli. Discorso diverso per Mandragora, dove invece esiste un principio d’accordo tra le società coinvolte nell’affare (i viola, appunto, e la Juventus) ma non con il diretto interessato che attende invece entro stamani l’ultimo rilancio da parte del Torino, le cui disponibilità economiche dipendono però in modo pressoché totale dalla cessione di Bremer. Definito invece quasi in tutti i dettagli il passaggio (in prestito secco) di Jovic dal Real Madrid, che sarà a Firenze martedì prossimo per le visite mediche. Il nome nuovo invece, svelato ieri da Sky, è quello di Dennis Praet, giocatore che Pradè ha già avuto a Genova: restiamo in attesa di conferme.

Ogni ufficialità tuttavia sarà rimandata dal 4 luglio in poi, giorno nel quale la prima squadra e qualche elemento del settore giovanile (di sicuro Bianco, Corradini, Toci, Krastev e Gentile) si raduneranno a gruppi presso il CTF di Coverciano, visto che il centro sportivo Astori nei primi giorni della prossima settimana sarà interessato da alcuni lavori di ristrutturazione. Ecco che dunque le prossime 72 ore saranno importanti per definire alcune operazioni minori legate ai più giovani, sia per ciò che riguarda i rinnovi che per le cessioni: dopo Agostinelli (ormai promesso sposo alla Reggina) anche Bianco rinnoverà il suo contratto con i viola fino al 2025, mentre verrà presto definita con un anno di anticipo rispetto agli accordi dell’estate scorsa anche la “recompra” di Edoardo Pierozzi dall’Alessandria, cercato in B da grandi piazze come Cagliari e Pisa.