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UN BEL NATALE VIOLA, DA ANNI NON ACCADEVA. DOPO IKONÉ ARRIVA LA PUNTA: PIÙ NZOLA DI CAICEDO

di Mario Tenerani

Basta voltarsi indietro, nel recente passato, per apprezzare questo bel Natale viola. Un anno fa Prandelli era arrivato da meno di due mesi, i problemi erano tanti, si pensava al mercato come elemento dirimente per impostare un diverso e migliore 2021. Nella stagione precedente le vacanze di Natale servirono a Iachini per preparare il debutto del 6 gennaio a Bologna, dopo che la società aveva dato il benservito a Montella. E anche nell’ultimo Natale dei Della Valle il periodo era da vacche magre. Oggi no, il vento è cambiato. Fiorentina sesta con 32 punti, il vero regalo dei tifosi viola. Scartato con gli occhi pieni di felicità e incredulità, almeno per tanti. 

Un Natale così lo avrebbero immaginato in pochi, nemmeno la batteria dei super ottimisti, quelli che “va tutto bene a prescindere”. Un Natale così fa sognare e induce il club a rinforzare la squadra. Infatti, altra notizia, il 23 dicembre è arrivato il primo acquisto della sessione invernale, Ikone’. Non è solo importante per il suo talento, ma anche perché sarà già disponibile per la Befana, contro l’Udinese. Non come nelle passate stagioni quando i rinforzi arrivavano a fine gennaio e quindi veniva sprecato un mese di campionato. Significa che le idee sono chiare e i dirigenti sanno dove andare a colpire il bersaglio. Siamo consapevoli che dovrà essere il campo a confermare o meno la valenza del giocatore Okonè, ma in fase di presentazione le premesse sono buone. La sua provenienza e quello che ha fatto fino ad oggi, pure in Champions, sembrano essere il suo miglior biglietto da visita. 

Ora una punta, uno che copra le spalle di Vlahovic. Francamente scoperte, proprio da 12 mesi. Non se la prenda Kokorin, la nostra è solo cronaca. Non si può continuare in eterno a giocare con un solo attaccante anche se quest’ultimo è uno dei migliori del continente. Una vecchia regola del calcio ricorda che bisogna sfidare sempre gli avversari e mai la sorte… 

Pareva tutto apparecchiato per Borja Mayoral poi qualcosa si è inceppato. Forse Mourinho ci ha ripensato. Con quella rosa corta anche uno spagnolo, fino ad ora quasi bistrattato, può avere il suo perché. La Fiorentina aveva piani alternativi, meno male. Nomi che non infiammano, ma che possono risultare efficaci. Anche perché la vera partita del dopo Vlahovic si aprirà a giugno, quando ci saranno tempi e modalità per muoversi al meglio sul mercato. 

Caicedo, vecchio pallino viola, e Nzola, allievo privilegiato di Italiano, sono i nomi più caldi. Il secondo è quasi incandescente… E’ in vantaggio sul genoano ex laziale e dunque non ci sbalordiremmo se arrivasse lui. Come guarda spalle di Vlahovic, proprio per 5 mesi. Sarebbe comunque un passo in avanti. A gennaio si deve prendere il massimo rispetto al minimo che offre il mercato. Soluzioni sicure, rodate, che non richiedano mesi di ambientamento. Buon Natale a tutti.