UN KO CHE FA RIFLETTERE. ORA SPAZIO A NETO? E A GENNAIO DUE RINFORZI
Dopo due mesi dall'ultimo ko e contro la miglior Roma della stagione, la sconfitta può starci. Restano però negli occhi i gravi errori di Viviano e i soliti problemi in fase offensiva. Si può discutere sulle scelte iniziali di Montella, con Cuadrado nell'inedito ruolo di seconda punta, ma soprattutto si è sentita - e non è la prima volta - l'assenza di Pizarro. La Fiorentina non ha un vice del cileno, non lo è Olivera né lo sono gli altri centrocampisti in rosa, anche se Aquilani può comunque giocar bene davanti alla difesa. Del resto ad inizio stagione Montella lo aveva detto: "Quando mancherà Pizarro, si sentirà".
La partita di ieri ha confermato lo spirito combattivo della squadra e ha evidenziato soprattutto il periodo no di Viviano: già nelle partite precedenti aveva dato segnali poco convincenti (anche se, a ragione, come dice lui stesso, per esprimere giudizi occorre andar cauti vista la specificità del ruolo), ma ieri sera la sua responsabilità su due gol pare abbastanza indiscutibile. E gli va dato il merito di essersi presentato a fine gara davanti a microfoni e taccuini riconoscendo i suoi errori. Non si capisce però il motivo di questa pesante involuzione, considerato il suo passato e vista anche la carica che la maglia viola gli ha regalato. In alcuni casi appare del tutto insicuro, poco reattivo. Forse si fa sentire il peso della casacca della Fiorentina, verrebbe da pensare, o forse è stato anche condizionato dalla critiche che in queste settimane sono piovute su di lui. Di certo adesso Montella è chiamato ad un lavoro psicologico non indifferente. Dovrà decidere se dare ancora fiducia al portiere viola, puntando magari sulla sua voglia di reazione o concedergli un turno di riposo, dando spazio a Neto, peraltro anche lui finora non troppo convincente. Decisione non semplice, anche perché dopo tre mesi e mezzo si rischia di bruciare Viviano. Ma forse è arrivato il momento delle scelte. Uno o due turni di stop potrebbero servirgli per ritrovare fiducia e convinzione. A questo punto però a gennaio potrebbe pure essere valutata l'ipotesi di ingaggiare un altro portiere, che eventualmente possa entrare in seria concorrenza con lo stesso Viviano. Del resto i viola devono anche iniziare a pensare che i 7,5 milioni fissati per il riscatto dell'attuale numero uno sono francamente eccessivi.
Sul mercato comunque la Fiorentina - e non è una novità - dovrà ricercare un attaccante. Toni ieri non ha avuto palle giocabili, El Hamdaoui ha sì segnato ma non è continuo e nella stessa partita spesso si accende per poi spegnersi, mentre Seferovic è troppo acerbo. Poco comprensibile tra l'altro che ieri sia stato portato in panchina Jovetic e poi non sia stato fatto entrare quando la squadra doveva recuperare. Venerdì del resto aveva effettuato una visita di controllo in Germania da cui era arrivato l'ok per il ritorno a giocare. E invece è rimasto tra le riserve fino alla fine. Se è vero che nessuno vuole rischiarlo dopo ciò che è successo, allora forse era anche inutile portarlo a Roma.
Sul mercato servirebbe come detto anche un vice Pizarro, ma forse è chiedere troppo. Un suo vero e proprio alter ego e' complicato da trovare, ma un giocatore con caratteristiche simili puo' esser cercato. La Fiorentina ad ogni modo è viva, ha spinto fino alla fine e non si è abbattuta. Ora occorre tornare a vincere e registrare la difesa, considerato che nelle ultime tre gare sono stati incassati otto gol. Troppi per quello che fino a quattro settimane fa era il miglior reparto del campionato.
Lorenzo Marucci