UN MESE STORICO PER LA VIOLA: TUTTE LE BIG SONO CADUTE. I NUMERI CHE TESTIMONIANO IL TRIONFO DEL PROGETTO TECNICO DI MONTELLA
C'era una volta il cosiddetto tour de force. Quel ciclo di partite serratissime sulla carta irresistibili dal quale, anche solo uscirne senza le ossa rotte, sarebbe stato di sicuro un mezzo successo. Ma oggi, almeno nei riguardi della Fiorentina, è proprio il caso di dire "c'era una volta". Perché la squadra di Montella nel corso di questo ultimo mese è arrivata a raggiungere traguardi che difficilmente, nei quasi novant'anni di storia di questo club, sono stati toccati. Nulla di trascendentale, sia chiaro (la bacheca dei trofei per ora resta ancora vuota e chiusa a doppia mandata) ma senza dubbio segnali importanti in vista di un finale di stagione che si annuncia scoppiettante. Tanto per snocciolare due cifre, in un mese esatto (dal 19 febbraio al 19 marzo), la Fiorentina è scesa in campo ben nove volte (praticamente ha giocato una partita ogni tre giorni e mezzo) ed ha conquistato un bottino di cinque vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta (l'inopinato passo falso dell'Olimpico contro la Lazio). Tutte le altre big invece, tra campionato e coppe, sono man mano cadute sotto i colpi della Viola: dal Tottenham, all'Inter, al Milan, passando per la Juve e finendo con la Roma. La crème de la crème del calcio italiano e non solo.
Adesso, in campionato, il terzo posto resta lontano appena quattro lunghezze, con un calendario che - passato aprile - si prospetta sulla carta quanto meno in discesa. Il 7 aprile poi al Franchi si presenterà la Juventus per il ritorno della semifinale di Coppa Italia (si ripartirà dall'1-2 firmato doppio Salah lo scorso 5 marzo) mentre poi, tra il 16 ed il 23 di aprile, sarà ancora una volta tempo di Europa League, con la Dinamo Kiev (finalmente un sorteggio abbordabile!) unico ostacolo tra i viola e la semifinale della ex Coppa Uefa. Occhio a non sottovalutare gli ucraini, che con uno straordinario Yarmolenko stanno ammazzando dopo le prime giornate il campionato, ma sicuramente la Fiorentina vista in queste ultime settimane parte con il favore del pronostico. E non potrebbe essere altrimenti. Anche perché poi, oltre ai numeri delle vittorie conquistate da Montella in questi ultimi trenta giorni, ci sono altre cifre che rendono ancor più prezioso il lavoro svolto dall'aeroplanino nel corso di questa stagione, un progetto tecnico che durerà sicuramente anche nella prossima stagione.
Col successo per 3-0 sulla Roma infatti, la Fiorentina da inizio anno ha toccato non solo quota 17 gol dei difensori (nella Capitale tutte le reti portano la firma di una retroguardia ormai divenuta goleador), ma ha ampliato anche il numero dei marcatori stagionali, che con il marchio di Alonso è salito ora a 21: 21 giocatori diversi che da agosto a marzo hanno gonfiato la rete. Numeri incredibili, che fanno capire quanto l'intero spogliatoio sia coinvolto nel credo tattico del suo allenatore, sempre rivolto ad un calcio iperoffensivo. Non è un caso infatti se nessuno dei giocatori in rosa alla Fiorentina abbia ancora minimamente sfiorato la doppia cifra (Babacar, il capocannoniere della squadra, è fermo a quota 8 gol, mentre Gomez è ancora bloccato a 7). La notte di Roma, infine, ha anche ampliato un dato ormai risaputo, che vede la Fiorentina avere almeno una marcia in più quando gioca lontano dal Franchi: con la vittoria contro i giallorossi infatti, la Viola di Montella ha conquistato la sua 36a vittoria su 67 trasferte dal 2012. Praticamente, quando la Fiorentina scende in campo come squadra ospite, nel 54% dei casi conquista sempre i tre punti. Non male. E questa sera si gioca ad Udine...