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UN PAREGGIO GRIGIO BUONO SOLO PER L'ORGOGLIO. SPRAZZI DI CHIESA: ORA AL TOP PER BERGAMO. DOMANI TUTTI ALLO STADIO: C'È LA PRIMAVERA DELLE STELLINE

di Andrea Giannattasio

Ancora otto amichevoli e poi terminerà il triste campionato della Fiorentina. La gara di Roma ha portato in dote ai viola il 15° pareggio in campionato (il 16° stagionale), che pur non smuovendo la propria classifica tornano dalla Capitale con la consapevolezza di aver sfoderato una gara quanto meno di orgoglio. Ovvero l’ultimo sacrificio che Firenze chiede ormai ai propri giocatori da qui alla fine dell’anno, con l’eccezione della battaglia di Bergamo dove in quella circostanza servirà ben altra prestazione (più attenta, visto che tra domenica con il Torino e ieri la Fiorentina è stata rimontata per tre volte consecutive) e soprattutto risultato. Adesso contro il Frosinone all’ora di pranzo l’imperativo è quello di tornare alla vittoria, visto che tra le mura amiche Pezzella e compagni non vincono dal 16 dicembre in campionato. Un’eternità.

FEDE C'È - La gara dell’Olimpico permette di sorridere anche per il ritorno in campo di Federico Chiesa: il talento viola, che già con i granata aveva sfiorato la chiamata alle armi prima che avesse il sopravvento la massima precauzione, è sembrato decisamente in palla, andando a fare la guerra con la difesa della Roma e dimostrando di non aver perso lo smalto che lo aveva contraddistinto fino a prima della sosta. Adesso nelle prossime tre gare, il compito di Stefano Pioli sarà quello di calmierare al meglio le forze del numero 25 per far sì che possa arrivare al top della forma alla sfida del 25 aprile, che vale da sola una stagione. Lì, oltre che con la vittoria, Chiesa dovrà fare i conti con 30.000 fischietti pronti a mettersi in moto ogni qual volta toccherà il pallone: un esame che, ne siamo certi, Fede supererà certamente.

TUTTI AL FRANCHI - Adesso l’attenzione massima deve essere rivolta alla sfida di domani sera, quando il Franchi accenderà i suoi riflettori sulla Primavera: la Fiorentina di mister Bigica (seconda in campionato e alle prese con la terza finale nel giro di un anno) ospita i pari età del Torino per l’andata della finale di Coppa Italia. Sarà una Viola al top, con Montiel e Vlahovic (risparmiati ieri a Roma da Pioli) pronti a replicare il proprio consueto show assieme a Meli, che ha recuperato dopo l’operazione di varicocele. Anche il tecnico viola, come ammesso ieri in sala stampa, sarà allo stadio per vedere la partita. La speranza è che la tribuna coperta, unico settore messo in vendita dal club peraltro a prezzi super popolari (si va dai 2 euro per gli abbonati fino ai 10), possa essere stracolma: nelle finali del 2011 e del 2014 sempre giocate dai baby al Franchi ci furono rispettivamente 11.000 e 5.000 persone e il terzo pienone è più che un’ipotesi. In un’annata così triste della prima squadra, il sorriso più bello può arrivare dai ragazzi: non lasciamoli soli.