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UN PO’ DI TURNOVER NON FA MALE. ITALIANO DEVE DOSARE LE ENERGIE, CON LO SPEZIA VIETATO SCHERZARE. CACCIA ALLA DECIMA: IL FRANCHI C’È. LA CLASSIFICA CONTA COME LE COPPE

di Mario Tenerani

Se è vero, e certamente lo è, che il merito più grande di Italiano sia stato l’aver portato una ventina di uomini sullo stesso livello di condizione, oggi l’allenatore dovrà attingere in qualche modo a quel pozzo di risorse. Lo Spezia significa terza partita in 7 giorni. Arriva alla fine di un percorso di grande dispendio energetico psico-fisico.

La Fiorentina è in salute, ha un morale di acciaio, ma non basta. Scendere in campo ogni tre giorni vuol dire allenarsi poco e giocare tanto. È un frullatore senza un attimo di respiro, l’intoppo è sempre dietro l’angolo. Non ci sono scappatoie, l’unica possibilità è affrontare lo Spezia come se i viola si trovassero in una finale. I liguri sono in piena lotta per non retrocedere e con la Fiorentina non hanno mai vinto: un solo pari nel 2020 e poi 4 sconfitte. Lo Spezia metterà tutto in questa sfida, anche tanto orgoglio.

In panchina ci sarà Leonardo Semplici. Fiorentino di Tavarnuzze, ex viola, protagonista di una bella vittoria (3-2) in Supercoppa Italiana da tecnico della Primavera della Fiorentina il 3 settembre 2011 (all’Olimpico contro la Roma gol di Campanharo, Babacar e Acosty) e tifoso fin da bambino di Antognoni. Per Leonardo oggi il cuore vivrà una tempesta di emozioni, ma poi ci sarà il fischio di inizio. In tribuna, dietro alla sua panchina, figli, parenti e amici. Semplici è un ottimo allenatore, il lavoro che sta facendo a La Spezia è sotto gli occhi di tutti, anche per questo motivo la Fiorentina dovrà prestare attenzione. 

Italiano andrà a caccia della decima vittoria consecutiva, roba da record. La prova generale prima di volare in Polonia. È un momento magico e come tutti i frangenti di zucchero filato, vorremmo che durasse più a lungo possibile. Sappiamo che sarà impossibile, ma almeno vale la pensa provarci. Per farlo Italiano dovrà superarsi nel centellinare la benzina dei suoi uomini. Sulla turnazione dei giocatori ci sono diverse scuole di pensiero: c’è chi sostiene che anche nel calcio moderno si debba mantenere le tradizioni italiche, cioè cambiare il meno possibile, anzi mai, e c‘è invece chi reclama con convinzione l’applicazione della turnazione. Con 5-6-7 pure 8 giocatori nuovi. All’inizio della stagione Italiano è arrivato anche a sostituirne 9 scatenando una parte della critica. Poi, cammin facendo, era già accaduto nella stagione, l’allenatore viola ha ridotto i cambiamenti per puntare maggiormente su una formazione base. Dalla panchina, però, chi subentra è sempre rettativo. 

Oggi con lo Spezia è lecito aspettarsi un po’ di volti nuovi rispetto a Cremona. Magari Terzic in difesa, col rientro di Milenkovic e Castrovilli a centrocampo (Amrabat è squalificato). Saponara si riprenderà un lato del campo, mentre in attacco Cabral che da febbraio ha segnato complessivamente 8 gol (meglio di lui solo Osimhen) avrebbe di diritto la maglia. Ma Italiano potrebbe anche pensare di fargli tirare un po’ il fiato in vista della Polonia: Jovic? Kouame? Può succedere di tutto. Sulla trequarti nella logica dell’alternanza dovrebbe toccare a Bonaventura. 

Il campionato conta tanto quanto le coppe. La Fiorentina deve provare a recuperare quote di classifica, sia perché lo merita, sia perché a giugno ci potrebbero essere sorprese figlie delle varie inchieste. È una primavera carica di soddisfazioni per i viola, con tre fronti aperti hanno il dovere di provarci senza esclusioni di colpi. La Fiorentina deve essere onnivora, azzannare tutto ciò che le passe vicino. 

A cominciare da questo pomeriggio.