UN QUARTO POSTO CHE FA ONORE ALLA FIORENTINA: MONTELLA COMUNICHERÀ LA DECISIONE TRA POCHE ORE. IL TECNICO COMMOSSO DAL FRANCHI: CI STA PENSANDO. SE LASCIA, VENTURA IN VANTAGGIO
Dopo i rovesci di aprile e l’eliminazione col Siviglia a maggio, pareva che la Fiorentina fosse finita, liquefatta come un gelato sotto una canicola agostana. Questa era l’impressione o meglio il timore generale. Montella, squadra e dirigenza sono riusciti a pescare le risorse residue, toccando le corde giuste e la barca si è rimessa in linea di galleggiamento. Le vittorie con Parma e Palermo - che potevano diventare trappole gare come quelle con Verona e Cagliari - hanno ridato convinzioni ai viola.
L’ultimo passaggio è arrivato col Chievo: Montella in settimana per paura che la tensione potesse calare ha stimolato il gruppo, puntando sul suo orgoglio. In campo si è vista una bella Fiorentina, anche se con qualche (solita) sbavatura in difesa. I tifosi - che come sovente succedono riescono a leggere le situazioni in anticipo - hanno creato al Franchi un clima bellissimo. Il saluto finale a squadra e tecnico è stato commovente e se Montella deciderà di rimanere sarà anche per questa valanga di affetto che Firenze ha saputo donargli.
Compreso Antognoni in Fiesole, travolto da un abbraccio emozionante. Stupendo è stato vedere i giovani tifosi viola saltargli al collo. Il senso di appartenenza alla Fiorentina si tramanda anche così.
La Lazio ha regalato l’ultima perla della notte, battendo al San Paolo il Napoli e consegnando il quarto posto alla Fiorentina. Se il calcio italiano negli ultimi anni non avesse fatto disastri in Europa, oggi i viola sarebbero ai preliminari di Champions come ai tempi di Prandelli. E invece il quarto posto oggi vale l’accesso diretto all’Europa League. Ma Montella ha fatto un lavoro splendido conducendo la Fiorentina per tre volte consecutive alla quarta piazza. Ma in questa stagione i viola hanno fatto di più, arrivando alle semifinali di Coppa Italia e Europa League. Lo sforzo è stato maggiore perché da agosto ad oggi la Fiorentina ha giocato 56 partite. Non proprio un picnic…
Detto tutto questo, l’annata viola resta più che buona. Sarebbe stata eccellente se fosse giunto in trofeo a Firenze. Comunque applausi.
Ora purtroppo siamo alla vicenda più delicata: dell’incontro avvenuto sabato pomeriggio tra Della Valle e Montella, al quale hanno partecipato pure Cognini e Pradè, sappiamo tutto. Ci manca solo il finale di questa storia. Montella sta riflettendo circa l’opportunità o meno di lasciare Firenze. Chi lo ha visto dopo il summit, racconta che fosse molto perplesso. Ma poiché i dubbi di Montella sono nati alcuni mesi fa, al momento le possibilità che Vincenzo torni sui suoi passi non sono tante, ma ci sta pensando. Grazie, appunto, ai tifosi della Fiorentina. Tra oggi e domani sapremo la verità.
La società si è dovuta cautelare sondando il mercato degli allenatori: sono rimasti tre candidati forti. Parliamo di Donadoni, Paulo Sousa e Ventura. Quest’ultimo sarebbe adesso in vantaggio. Avrebbe alcuni requisiti fondamentali per la proprietà.