UNA CONTESTAZIONE AL MOMENTO SBAGLIATO. LA SQUADRA HA VINTO E CONVINTO E AL FRANCHI NON DOVEVA ESSERCI SPAZIO PER LE POLEMICHE. IL POTENZIALE C'È MA GUAI A ESSERE TROPPO EUFORICI. RESTANO I DUBBI SU ALCUNE FORMULE SUGLI ACQUISTI DELL'ESTATE
La Fiorentina ha esordito in campionato come meglio non avrebbe potuto: 6-1 al Chievo nella prima gara stagionale al Franchi e una prestazione che fa sicuramente ben sperare per il futuro. Nelle ore successive alla partita si è però parlato di tutt'altro, visto che lo stadio di è spaccato in due. Da una parte la contestazione da parte della curva Fiesole nei confronti dei Della Valle, con striscioni prima e cori poi che non hanno lasciato spazio all'interpretazione, dall'altra i fischi degli altri settori dello stadio nei confronti proprio del tifo organizzato, accusato di aver esagerato nei modi e soprattutto di aver sbagliato i tempi. Probabilmente è stato così, visto che durante la partita la squadra ha fatto vedere ottime cose e il clima che si doveva respirare per tutti i novanta minuti doveva essere quello della festa. Il mercato è ormai alle spalle, adesso Stefano Pioli e i giocatori hanno bisogno dell'appoggio totale dei sostenitori e la stessa Fiorentina ha dimostrato sul campo e fuori di essere una squadra che ha una voglia matta di stupire. Per questo il momento è stato sbagliato e le polemiche non devono trovare sfogo durante la partita. Sia chiaro, i tifosi pagano il biglietto e sono liberi di fare, nei limiti del giusto comportamento, quello che vogliono, ma adesso è arrivato il momento di giocare e per tornare a parlare della gestione della società ci sarà tempo. Le contestazioni ci possono stare eccome, le parole di Andrea Della Valle a Moena mentre dichiarava che l'obiettivo dei viola deve essere quello di raggiungere il settimo posto non sono state dimenticate da nessuno, ma che senso ha far sentire alla squadra i fischi durante una partita già chiusa? Nella passata stagione la tifoseria è sempre rimasta vicina alla squadra, non ha mai fatto mancare il giusto apporto a un gruppo di ragazzi che è riuscito a reagire di fronte a una grande tragedia, e siamo sicuri che anche quest'anno sarà lo stesso: per questo però, mentre si gioca tutte le forze dei tifosi si devono concentrare nel sostenere e trascinare la Fiorentina, per cercare di fare qualcosa di importante in un campionato che è soltanto all'inizio.
Ecco, siamo solo alla prima giornata (la seconda di Serie A ndr) e non è certamente il caso di trarre conclusioni, nonostante il risultato tennistico ottenuto contro il Chievo, ma le potenzialità questa squadra ce le ha e il popolo viola può ben sperare in vista delle restanti 37 partite da giocare. Partendo dalle certezze domenica non abbiamo visto certamente il miglior Federico Chiesa, ma tutti sappiamo quanto il numero 25 possa migliorare e essere più decisivo, mentre Giovanni Simeone ha ripreso da dove aveva lasciato, con un gol e una prestazione come sempre molto generosa. La difesa ha retto, nonostante alcune sbavature, che ci possono stare, nel primo tempo, mentre le vere sorprese sono arrivate dal centrocampo. Benissimo Benassi e Gerson, buon impatto anche per Edimilson e se pensiamo che all'appello mancavano sia Jordan Veretout che Marko Pjaca (entrato con il risultato ormai in cassaforte) l'opinione che possiamo avere della nuova Fiorentina non può che essere positiva. La stagione è molto lunga, il campionato pure, ma se il buongiorno si vede dal mattino Pioli può dormire sonni tranquilli, in attesa che le gambe inizino a girare per tutti e che la squadra metta minuti sulla gambe e trovi maggiore affiatamento. Tornando per un attimo a parlare del mercato che ci siamo lasciati alle spalle non si può non pensare alla formula con la quale Gerson è arrivato dalla Roma e se il brasiliano dovesse confermare ciò che di buono abbiamo visto all'esordio sicuramente qualcuno si mangerà le mani per averlo preso in prestito secco dai giallorossi, spiegando poi cosa lo ha portato a fare una scelta simile.
Tutti questi discorsi, come detto, dovranno però essere rimandati alla fine del campionato. Per il momento tutto l'ambiente deve cercare di restare il più unito possibile, perché il passato è ormai alle spalle e tutti devono pensare solo al presente e al futuro prossimo. Ci sono squadre più attrezzate, questo è fuori discussione, ma la Fiorentina ha un bel gruppo, giovane e spensierato, e in qualsiasi modo si vogliano vedere le cose per il bene della squadra le polemiche, le contestazioni e i fischi, almeno per adesso devono restare fuori dalla testa dei calciatori che ancora una volta vorranno dimostrare di poter fare il meglio possibile per le loro potenzialità. Se poi le cose saranno andate male allora arriverà il tempo dei processi e delle accuse, ma non adesso, soprattutto dopo una bella vittoria come quella all'esordio contro il Chievo.