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UNA CORDATA CINESE FA SONDAGGI PER ACQUISTARE LA FIORENTINA. TROPPI I 250 MILIONI CHE VOGLIONO I DV. IL NODO DELLO STADIO DA COSTRUIRE E I SOCI STRANIERI. STASERA A ROMA SENZA KALINIC. BABACAR O FALSO NUEVE?

di Enzo Bucchioni

I cinesi stanno comprando società di calcio dappertutto, sembrava impossibile che non mettessero gli occhi sulla Fiorentina, la squadra di una città straordinaria come Firenze, una delle più internazionali del mondo. Ebbene, eccoli i cinesi all’orizzonte. Alcuni intermediari italiani si sono mossi e sono ancora al lavoro con discrezione e diplomazia, in nome e per conto di un broker che rappresenta una cordata di imprenditori asiatici, per capire se i Della Valle sono disposti a vendere ed eventualmente a quale cifra.

Naturalmente tutti negheranno e in questa fase lo devono fare, ma i sondaggi ci sono stati e le risposte per ora non ufficiali sono arrivate in fretta. I Della Valle non hanno problemi a vendere e se dovesse esserci l’offerta importante e decisa, la trattativa potrebbe partire anche da subito. Questo è il punto che stanno valutando i cinesi in base al lavoro fatto dagli intermediari: quanto vale la Fiorentina? Quale è davvero oggi il suo prezzo di mercato? Gli intermediari hanno raccolto una prima valutazione fra i 200 e i 250 milioni di euro che, almeno al primo impatto, ha raffreddato i cinesi e non poco. Ricordiamo che molti di loro hanno risorse illimitate e sul calcio vogliono sicuramente puntare, ma negli affari non sono né fessi né sprovveduti.

Investire soldi tanto per il gusto di farlo non fa parte della loro cultura, l’affare deve essere congruo ed avere possibilità di ulteriori guadagni futuri. Per dare dei parametri, è bene ricordare che l’Inter è stata valutata poco meno di 400 milioni. E’ vero che alla fine Suning ne sborserà di più, ma per l’Inter c’era da coprire anche una esposizione con Goldman Sachs di circa 200 milioni. I conti della Fiorentina sono in regola, il disavanzo è poca roba, questo è vero, ma è altrettanto vero che la società viola fattura una cifra attorno ai cento milioni di euro ed è difficile comprare qualcosa che abbia un prezzo troppo più alto del fatturato. Ci vogliamo mettere il valore internazionale del brand Firenze? Perfetto.

E’ comunque chiaro che anche se dovessimo pure valutare l’attuale parco-giocatori, la distanza tra i 100-120 milioni ipotizzati dagli intermediari dei cinesi e i 200-250 della valutazione ipotizzata dall’ attuale proprietà, è notevole. Del resto se la richiesta è davvero 250 milioni nessuna meraviglia, i conti tornano, sarebbero né più né meno quello che i Della Valle avrebbero investito dal 2002 (anno dell’acquisto) ad oggi. Comunque gli intermediari italiani stanno sempre lavorando, fanno sapere che i cinesi non hanno fretta e il discorso non è assolutamente chiuso. Si stanno facendo e si faranno delle ulteriori valutazioni prima di esporsi con una offerta ufficiale che per ora non è ancora stata formulata.

Ma questi cinesi sono anche i possibili-probabili partner stranieri interessati a entrare nel business della costruzione dello stadio dei quali ha parlato di recente il presidente operativo Cognigni? Non è dato sapere, ma non è da escludere a priori. E’ chiaro che quando in ballo ci sono operazioni di questa entità o un affare importante come la costruzione della Cittadella viola, la prudenza e i misteri prima della stipula degli accordi e dei contratti sono assolutamente normali. Guardate quello che sta accadendo al Milan, forse è un caso limite, ma i nomi dei compratori cinesi sono ancora sconosciuti e il closing dell’operazione è fissato per il tre marzo. Tornando ai cinesi che guardano alla Fiorentina, è chiaro che anche per loro lo stadio potrebbe spostare le idee e i budget.

E poi parliamo sempre di stadio, ma l’affare è la costruzione della Cittadella con 87 mila metri cubi di cemento e interventi vari nelle aree limitrofe. Un vero business. Per costruire servono circa 400 milioni ed è logico che i Della Valle siano alla ricerca di partner. E’ anche per questo che lasciamo l’orizzonte aperto a qualsiasi soluzione e gli uomini che lavorano nell’ombra per i cinesi tengono monitorata la Fiorentina. Che la situazione sia in stand-by è ormai chiarissimo. Dopo due mercati praticamente non fatti (gennaio ed estate 2016), pochi giorni fa la Fiorentina ha comprato Saponara e Sportiello con accordi che prevedono il pagamento nel 2018. Guarda caso. Anche questo è un chiaro segnale, al di là delle parole di Corvino che ha commentato . Che fa il paio con il proverbio.

La verità quasi sicuramente è un’altra, in questa fase i Della Valle non vogliono mettere altri soldi di tasca loro e gravare sui bilanci. In previsione della vendita? E chi lo sa. Di sicuro in attesa della licenza urbanistica per costruire la Cittadella, lo stadio e dintorni. A quel punto l’appeal della Fiorentina aumenterebbe e magari anche i cinesi che hanno saggiato il terreno e sono alla finestra, facendo due calcoli, potrebbero decidere un investimento decisamente superiore. Come si vede e come si dice, le bocce non sono ferme. Nodale è questa benedetta Cittadella Viola e ormai s’è capito da tempo. Ma il plastico (non il progetto, c’è una bella differenza) è ancora sconosciuto. Dal probabile dicembre siamo passati al possibile gennaio, poi a febbraio, adesso si parla di marzo. Se il plastico non è pronto, lo ripeto, fatevi prestare da Bruno Vespa uno di quelli di Porta a Porta, se è pronto sembra impossibile non trovare una data libera che vada bene al sindaco e ai Della Valle. La versione degli impegni a raffica non regge, anche il Papa, se vuole, trova una data libera nella sua agenda.

Ma l’importante è che vada avanti l’iter burocratico e i grossisti della Mercafir siano davvero soddisfatti di traslocare nell’area di Castello. Nel frattempo si gioca, non sarà martedì grasso, ma l’impegno di stasera con la Roma è quasi fondamentale. Non fare risultato vorrebbe dire essere risucchiati verso il limbo, lontani da Inter, Lazio e Atalanta, le squadre che occupano oggi i posti più vicini all’Europa League. Mancherà Kalinic e questa è una brutta botta. Spazio a Babacar? La soluzione è logica, ma il mistero di Sousa in conferenza stampa potrebbe far pensare a un falso nueve (Ilicic? Bernardeschi?). Il tecnico ha nominato anche Mlakar, centroavanti sloveno di 19 anni, un talento, ma non mi sembra partita da debuttanti. Tornano Gonzalo e Astori in difesa e questo è un bel sollievo, ma servirà solo la vera Fiorentina. Non si accettano imitazioni o tarocchi.