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UNA SETTIMANA NERAZZURRA, DA COLORARE DI VIOLA. IL PATTO PER DAVIDE E LA SPINTA DEL FRANCHI: PROVACI FIORENTINA, FIRENZE E’ CON TE

di Leonardo Bardazzi

Una settimana nerazzurra, da colorare di viola. Una settimana dove giocarsi tutto. Per rincorrere l’Europa, la finalissima di Roma e cancellare la maledetta serata di Genny ‘a Carogna. L’Inter, la coppa, poi ancora l’Atalanta in campionato, prima del grande abbraccio a Davide: in otto giorni si concentreranno emozioni e ambizione, la sfida è grande, ma la Fiorentina ci arriva nel momento forse migliore della sua stagione. Dove l’attacco gira, le gambe pure e la testa dice che osare si può. Che i sogni nel cassetto possono diventare realtà. 

Da Torino oggi sono arrivati segnali chiari: l’Atalanta non è più nel suo momento migliore. La squadra di Gasperini ha subito la sua seconda sconfitta di fila, gioca con tanto meno ritmo rispetto al recente passato e fatica a far gol. E adesso è lì, ferma a 38 punti, agguantabile già domani sera. “Abbiamo bisogno di giocare la partita di coppa”, ha spiegato il Gasp, come a dire che la pressione psicologica sta giocando brutti scherzi. Batterla insomma è possibile (a Firenze tra l’altro mancherà Freuler squalificato, mentre il Papu Gomez, acciaccato, dovrà stringere i denti per non perdersi l’appuntamento), anche se giocare il ritorno a distanza di due mesi lascerà grande incertezza su chi riuscirà a passare il turno. 

Prima però c’è l’Inter. Il pericolo più grande infatti è pensare alla coppa, proprio come ha fatto l’Atalanta ultimamente. La squadra di Spalletti anche senza il suo goleador è forte e arriva da una striscia super (4 vittorie di fila): il caso Icardi, probabilmente non gestito alla perfezione, se da una parte ha tolto gol e potenza offensiva, dall’altra ha ricompattato lo spogliatoio e dato motivazione al gruppo nerazzurro. Sarà una partita tosta dunque, nella quale pressare a tutto campo come fatto contro il Napoli e farsi trascinare dall’entusiasmo del Franchi. I tifosi viola come sempre sono pronti a fare la loro parte, perché da queste parti c’è voglia di emozioni, di grandi vittorie, di Europa. In pochi giorni dunque, ci sarà lo stadio pieno in campionato come in coppa, senza dimenticare l’allenamento a porte aperte di martedì voluto da Pioli, da trasformare in una sorta di prova generale alla bolgia del giorno dopo. 

Nonostante la clamorosa ingiustizia perpetrata dalla Lega (perché non posticipare alla domenica la gara dell’Atalanta? Perché concedere ai bergamaschi 36 ore in più di riposo?), la Fiorentina se la giocherà con tutti i migliori in campo: per il turnover ci sarà tempo, adesso bisogna spendere ogni energia senza risparmiarsi, senza fare calcoli. L’unica eccezione potrebbe essere Simeone: il Cholito ha reagito alla panchina come meglio non poteva. Grazie all’aiuto di un mental coach, si è rigenerato e si è fatto trovare pronto. Due gol alla Roma e la galoppata di Ferrara: si merita una chances insomma, anche perché Muriel, come arma di riserva da gettare nella mischia nel secondo tempo, potrebbe diventare letale.

Quasi inutile poi dire che saranno giorni fondamentali anche per capitan Chiesa: per diventare definitivamente un campione, ha bisogno di queste notti. Di stendere una grande, prendersi una finale e mettere a tacere le malelingue che lo accusano di essere un cascatore. Campionato e coppa, Europa e titoli: la Fiorentina è in corsa per tutto. E non mollerà fino alla fine. Nello spogliatoio infatti è nato un patto spontaneo: dedicare un grande traguardo a Davide, il capitano che non c’è più. Basta questo per credere in una squadra leonina, determinata a saltare gli ostacoli e giocare oltre ogni limite. E allora provaci Fiorentina, Firenze è con te.