UNA SOSTA IN ATTESA DI NOVITA’: DI TATTICA, DI FORMAZIONE E DI VIOLA PARK
Come prevedibile la sosta ha diluito analisi e commenti intorno alla Fiorentina, alimentate più dalle corrispondenze sull’inaugurazione del Viola Park che non da vicende nazionali che nel caso dell'esordio di Spalletti sulla panchina azzurra non hanno portato troppo entusiasmo. La ripresa del campionato in tal senso è illuminante per farsi una prima idea del reale valore della squadra, tanto più al cospetto di un’Atalanta che potrebbe rappresentare una diretta concorrente alla corsa europea.
Per quale obiettivo debba correre questa Fiorentina è infatti nodo ancora da sciogliere, fosse solo per qualche risposta contraddittoria arrivata nella primissima parte di stagione. Già domenica al Franchi c’è perciò da attendersi una forte aspettativa sulla ripartenza dei viola, così come non c’è da stupirsi se gran parte delle attese si concentrano su come Italiano saprà modellare la formazione a seconda delle varie esigenze.
Quelli trascorsi, e ancora i prossimi, restano i giorni dei voli pindarici, della coesistenza tra Maxime Lopez e Arthur tutta da dimostrare o dell’eventualità di una presenza contemporanea di Nzola e Beltran per alzare ulteriormente il tasso offensivo, o infine della chiamata al gol per gli esterni come Sottil e Brekalo ai quali c’è da augurarsi possa aggiungersi anche Ikonè già da domenica prossima. Il rientro del francese, e magari quello di Barak, possono essere le prime tracce di novità rispetto a 5 partite in cui la Fiorentina è apparsa forse troppo simile alla passata stagione, se non proprio nel bene quanto meno nel male.
Nel lavoro che Italiano imposterà da oggi, con il rientro graduale di tutti i nazionali a cominciare da Milenkovic, c’è da aspettarsi anche il ritorno a una discriminante di condizione nelle scelte sull’undici da schierare ogni tre giorni. Archiviato il passo falso di San Siro l’allenatore ha annunciato che toccherà solo a chi è al 100% e a giudicare dal rientro non banale dei sudamericani l’eventuale stanchezza di Nico Gonzalez può diventare il primo stimolo a qualche sorpresa da sfoderare al momento della consegna delle note, domenica pomeriggio al Franchi.