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UNA VIGILIA LUNGA UN'ETERNITA'. DA NETO A GOMEZ: TUTTI VOGLIONO RECUPERARE PER SCENDERE IN CAMPO

di Marco Conterio

Tic toc, tic toc. Uno sguardo avanti, uno all'orologio. Uno a destra, uno a manca, uno alle lancette. Quanto pesano i secondi, in questa vigilia. Macigni e fardelli, colpi al cuore ad ogni rapido rintocco. Venticinquemila cuori viola batteranno all'unisono, domani sera, all'Olimpico. Raccontare le emozioni è quasi superfluo, bastano le immagini che ieri Firenzeviola.it vi ha mostrato alla stazione per spiegare la voglia, la passione, l'ansia e l'ambizione di una città. Il primo trofeo dell'era Della Valle. La prima finale. Dodici anni dopo l'acquisizione della Fiorentina, i viola si giocano la possibilità di mettere un titolo in una bacheca ancora vuota dopo anni gloriosi, splendidi. Dopo le Champions vissute da protagonisti, dopo classifiche guardate spesso dalle alte sfere, una finale. E che finale. La mossa di Vincenzo Montella di convocare tutti e ventotto i giocatori, compreso lo squalificato Cuadrado, è sintomatica della carica che ogni giocatore vuole infondere nel suo compagno, nel suo vicino. Avevano gli occhi della tigre, i viola, ieri, nel cammino verso Roma. L'orologio intanto scorre avanti e le emozioni con lui.

Oggi Montella potrebbe sciogliere i dubbi di formazione o giocare ancora di pretattica. Qualche pillola: Neto dovrebbe recuperare, Gonzalo Rodriguez lo farà e Borja Valero ha lavorato in gruppo. Per questo le speranze di averli aumentano, mentre oggi, durante la rifinitura, l'Aeroplanino valuterà ulteriormente Rossi e Gomez. La verità è che nessuno dei due è al top, perché reduci da stop importanti. Pepito è clinicamente recuperato ma non ha certo i 90 minuti nelle gambe. Sarà in panchina, nella ripresa è destinato ad entrare. Ed oggi Montella avrà le idee più chiare pure sul tedesco, smanioso di scendere in campo e con sensazioni in controtendenza rispetto ad indicazioni e suggerimenti arrivategli dalla Germania.

Insomma, da Neto a Gomez, tutti vogliono provarci. Tutti vogliono farcela. Perché la Fiorentina ha la stessa voglia di Firenze, della famiglia Della Valle. Domani, all'Olimpico, ci sarà pure una coreografia in perfetto stile fiorentino, ad accompagnare i venticinquemila presenti all'Olimpico. E mentre i minuti scorrono, aumentano pure le speranze di avere sempre più condottieri sul terreno di gioco. Tic toc, tic toc. Ogni secondo è un'eternità. Verso una finale storica. Verso un sogno.

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione, Tuttomercatoweb.com