VERSO IL BRUGGE SENZA PAURA, PERCHÉ NON KAYODE E PARISI SULLE FASCE? AQUILANI IN POLE PER IL DOPO ITALIANO, MA TOCCA A COMMISSO ANTICIPARE IL FUTURO
Come a Salerno, meglio che a Salerno. La vittoria sul Sassuolo di domenica sera va certamente soppesata alla luce di un avversario dimesso, probabilmente già rassegnato a una retrocessione che pare inevitabile, ma è certamente un segnale, una reazione al k.o. di Bergamo che ha chiuso le porte della finale di Roma.
Senza paura contro il Brugge - Doveva archiviare parecchi malumori la Fiorentina che ha regolato il Sassuolo. Come da prassi l’eliminazione per mano della squadra di Gasperini è diventata nuova occasione di critica per i detrattori di Italiano, finito sul banco degli imputati per quell’ultima azione in cerca di gloria diventata invece anticipo alla ripartenza atalantina con conseguente gol del 3-1 di Lookman. Sì, la faccia oscura del tecnico si è palesata nella sua versione più dolorosa, simile per tanti versi all’episodio che consentì a Bowen di regalare la Conference al West-Ham, ma è anche l’altra metà di un approccio diventato l’identità della squadra, il suo marchio di fabbrica. E in assenza di una crescita tecnica garantita dai mercati degli ultimi 3 anni, ormai lo si può affermare, resta l’audacia e la volontà di questo gruppo il miglior biglietto da visita di un allenatore in procinto di andarsene. Tanto che già giovedì, nell’andata della semifinale di Conference, potrebbe persino essere una buona idea rilanciare la freschezza di Kayode e Parisi sulle corsie esterne con l’obiettivo di mettere il più possibile in difficoltà il Brugge.
Più Aquilani che Gilardino per il dopo Italiano - E mentre all’orizzonte si profila una sfida europea da prendere con le molle, ma da affrontare con fiducia visto che i belgi seppure pericolosi in attacco potrebbero lasciar spazio alle manovre viola, tanto vale augurarsi che la ripartenza della prossima estate sia più incentrata sul come che sul chi la guiderà. Se davvero il successore di Italiano dovesse essere Aquilani, come pare alla luce del pressing sempre più forte del Genoa su Gilardino, sarà il caso di affidare all’ex centrocampista viola un gruppo più omogeneo, una qualità più diffusa, e un mix più equilibrato di gioventù ed esperienza. Stesso dicasi per il rinforzo societario che dovrebbe aiutare Pradè nella ricostruzione della squadra, in un ambito in cui l’ipotesi Macia si è raffreddata mentre con Accardi più complicato da raggiungere potrebbe essere la scelta interna Rubino la più raggiungibile, visto che più che le varie cessioni conteranno i nuovi innesti, e soprattutto la loro efficacia.
Commisso giovedì al Franchi e un futuro da disegnare - Tutti argomenti sui quali c’è da augurarsi si esprima lo stesso Rocco Commisso atteso giovedì sera al Franchi. Il ritorno del presidente conferma l’importanza del momento e farà certamente bene a tutto l’ambiente, squadra inclusa. Anche perché è impossibile non registrare una sfiducia sull’immediato futuro che riguarda una fetta sempre più crescente della tifoseria. Negli ultimi interventi Commisso ha escluso quell’ipotesi di una cessione del club che parecchie voci continuano invece ad alimentare, ma un conto sono i concetti riferiti un altro i programmi per il domani. E a prescindere da come finirà questa stagione, che può ancora regalare soddisfazioni, mai come oggi chi ha a cuore le vicende della Fiorentina merita di sapere che cosa aspettarsi dalla prossima estate in poi.