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VIOLA A CACCIA DI UN’ALTRA IMPRESA. EMERGENZA DIFESA, MA C’È L’ORGOGLIO. PIÙ GERSON CHE MIRALLAS O SIMEONE. IL FRANCHI SARÀ IL VENTO DELL’AMORE

di Mario Tenerani

La eco della goleada alla Roma si è spenta da poco e avrebbe bisogno di essere riaccesa con un altro scatto. 

ll Napoli sarebbe l’occasione giusta anche se la squadra di Ancelotti è ancora più forte di quella giallorossa. Ma lo stimolo è grande, così come i rischi di andare incontro ad una sconfitta robusta se non ci sarà l’attenzione giusta. La classifica è la fotografia nitida e impietosa di un gap forte tra le due formazioni: il differenziale è di 20 punti a favore del Napoli. I valori sono chiari, pochi discorsi. Per la Fiorentina sarà dura per molte ragioni. Il Napoli ha ancora chance di raggiungere la Juve: poche, pochissime, ma vuole giocarsele. Poi la rivalsa: Napoli è ancora avvelenata per la sconfitta del 29 aprile scorso e ha sete di vendetta calcistica. Nel calcio queste cose pesano, anche per questo i viola avranno a che fare con una partita delicata. 

Ma sarà una sfida completamente diversa da quella della stagione scorsa: Ancelotti non è Sarri, stili diversi come i modi di aggredire l’avversario. Probabilmente il matador della passata edizione, Simeone, partirà dalla panchina. Pioli ha intenzione di trovare equilibri perché sa che il Napoli ha più di un’arma letale. In avanti Gerson o Mirallas. Nessuno dei due ha incantato, semmai un po’ meglio il secondo rispetto al primo, ma il brasiliano può dare un minimo più di copertura. 

In difesa ci sono i veri problemi di Pioli: Milenkovic squalificato, Hugo lontano dalla ripresa, forse andrà in panchina, Laurini acciaccato. Le scelte sono obbligate: il soldato Ceccherini riciclato terzino, Hancko in mezzo, in fin dei conti a casa sua ha fatto anche il centrale. Pezzella e Biraghi i titolari storici, a loro il compito di guidare gli altri due.  Nel mezzo l’assenza di Benassi sarà ancora pesante, possibile l’ingresso di Dabo con Edimilson e Veretout. Questo il possibile undici. 

Il resto toccherà al Franchi: ci saranno tanti tifosi, loro si trasformeranno in un vento d’amore che proverà ad accompagnare i viola verso un’altra impresa. Difficile, poco probabile, ma possibile. Vale la pena crederci perché l’Europa si raggiungendo vincendo, non in altro modo.