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VIOLA A NAPOLI CONTRO UN’ARMATA MISSIONE QUASI... IMPOSSIBILE. BERNARDESCHI CASO CHE SCOTTA. IL FUTURO SI COSTRUISCE CON UN’ANIMA

di Mario Tenerani

Ci sono partite che nascono squilibrate nei valori e nella condizione psicofisica: quella di stasera al San Paolo è catalogabile così. Però anche nel calcio i pronostici più sicuri vengono stravolti: succede di rado, ma succede. Ecco che allora la sfida Napoli-Fiorentina diventa una missione quasi…impossibile… Nell’era Sousa, nei precedenti quattro confronti col Napoli - campionato e coppa -, la Fiorentina al di là dei risultati ha sempre fornito prestazioni convincenti, mettendo in difficoltà una formazione nettamente più forte. Questa è l’unica speranza che accompagnerà i viola in San Paolo con oltre 50mila spettatori. Tra questi ci saranno 300 tifosi della Fiorentina. Quelli che in questa stagione hanno fatto il giro del mondo… Pur di non far mai mancare il loro amore ai viola a costo anche di grandi sacrifici economici. Sarebbe bene che ce lo ricordassimo tutti. 

Per il Napoli il confronto vale la lotta per il secondo posto, per la Fiorentina l’Europa League, anche se le possibilità di raggiungerla sono residuali. Il Milan giocherà domani a San Siro contro il Bologna e chiuderà a Cagliari… I viola lotteranno anche per la dignità, prendere un’imbarcata stile Torino, infatti, non aiuterebbe la Fiorentina in uno dei suoi periodi più delicati. Sousa dovrà spedire in campo una squadra molto equilibrata che comunque mancherà di Astori e Borja squalificati, Sanchez infortunato. Assenze pesanti. 

Dietro la scrivania, invece, un’altra partita delicata e scottante è il caso Bernardeschi. Inutile far finta di nulla: ogni giorno che passa, il silenzio del talento di Carrara diventa rumore sinistro. Aumenta il pessimismo, del rinnovo non si trova traccia. Terreno scivoloso per tutti. Forse dovrebbe essere il presidente Della Valle adesso a scendere in campo: questioni così spinose possono essere risolte solo dalla proprietà. Una volta il calcio si faceva anche così. Almeno in questo crediamo non sia cambiato. Poi arriverà il momento del chiarimento con la città. Definitivo e improcrastinabile. Prima ancora di una pianificazione tecnica, servirà restituire un’anima alla Fiorentina. Inutile affermare di voler vincere qualcosa, senza prima  riannodare il filo della passione e dei sentimenti con una città stanca di molte cose.