VIOLA, IL PATRIMONIO DELLA GENTE. MERCATO: ATTACCO NEL MIRINO
Erano tanti anni che intorno alla Fiorentina non si respirava un entusiasmo così contagioso. La riprova si è avuta giovedì scorso in occasione di un evento organizzato dal club viola. Una folla di 5mila persone si era radunata per accogliere ed abbracciare i loro beniamini. Scene di affetto e gioia che in epoca recente si erano viste solo negli anni d'oro di Prandelli. Era la Fiorentina che riusciva a centrare la Champions anno dopo anno, facendo sognare e divertire la gente. Ma adesso la storia può ripetersi: la Fiorentina ha definitivamente riconquistato Firenze. E ora questo patrimonio di passione va difeso e alimentato. Il pubblico sarà un grandissimo alleato nella corsa dei viola verso il terzo posto. Non basterà ovviamente solo la spinta della tifoseria, perchè al tempo stesso la Fiorentina dovrà tenere un ritmo elevatissimo senza distrarsi nè dare per scontate partite come quella odierna con il Torino. E poi servirà un passo falso del Milan: l'impressione è che oggi sia davvero uno snodo fondamentale per il prosieguo della lotta per il terzo posto. Un ko del Milan regalarebbe ulteriore euforia a tutto l'ambiente. Così stasera molti tifosi pur di non stare dalla parte della Juventus sostengono di voler semplicemente veder perdere il Milan, o ad ogni modo aspetteranno il risultato finale senza seguire la partita.
L'ingresso in Champions (ai gironi) - al di là dell'indiscutibile prestigio - regalerebbe un introito di venti milioni per le casse del club. E' ovvio che riuscire a parteciparvi cambierebbe notevolmente gli scenari. Ma i taccuini dei dirigenti della Fiorentina sono comunque già pieni di nomi. La lista si sta scremando sempre di più, anche se quella dell'attacco resta una questione delicata, da affrontare con cura e cautela. Di sicuro i dirigenti viola non vogliono e non possono farsi trovare impreparati. Le piste sono molteplici: oltre al nome di Alvaro Negredo del Siviglia, circola quello di Fernando Torres, ora ventinovenne, e che il dt viola Eduardo Macia conosce alla perfezione: lo ha avuto al Liverpool, ne conosce i pregi e i difetti, la sua voglia di riscatto e di riemergere. Sa quale potrebbe essere la sua adattabilità al calcio italiano e quali problemi eventualmente potrebbe incontrare. Al Chelsea El Nino non ha ingranato, anzi è reduce da tre stagioni ben al di sotto delle attese: il club inglese con ogni probabilità lo lascerà partire e quasi sicuramente gli concederà una buonuscita. Con una spalmatura dell'ingaggio su un contratto pulriennnale, l'operazione potrebbe essere fattibile, certamente più realizzabile rispetto a Dzeko: il City difficilmente potrà lasciarlo andar via per 12-13 milioni di euro. Da non sottovalutare, tra i nomi meno altisonanti e dal prezzo più accessibile, Carlos Bacca centravanti del Bruges (piace anche alla Lazio) che si è rivelato abbastanza tardi, a ventisei anni. Quest'anno ha segnato più di venti gol nel campionato belga. Il costo? Si aggira tra i cinque i sei milioni.
Ovviamente la Fiorentina tiene sotto stretta osservazione anche i suoi giocatori mandati a giocare in prestito in B. A partire da Seferovic, che nel Novara sta completando il suo percorso di crescita e che nel prossimo ritiro estivo si presenterà con un bagaglio tecnico e d'esperienza ancora più ricco. Ora è esploso, ma Montella credeva in lui già in questa stagione (lo ha fatto giocare anche da titolare), dunque nel prossimo campionato potrebbe utilizzarlo con maggior frequenza. Lo Spezia invece ha manifestato l'intenzione di acquistare il 50% del cartellino dell'esterno Cristiano Piccini. Il club viola vuol mantenerne la proprietà totale, ma non è da escludere che nella prossima stagione Piccini possa giocare ancora un anno in prestito in B.
Lorenzo Marucci