VIOLA, IMPOSSIBILE CHIEDERE DI PIÙ. LA FIORENTINA RESTA LA PIÙ BELLA REALTÀ DEL CAMPIONATO
E’ giusto ripartire dall’applauso che tutto lo stadio ha tributato alla Fiorentina. Ci ha provato, ha dato fondo a tutte le sue energie, ci ha creduto fino alla fine, ma la fortuna e un fallo da rigore non visto da Mazzoleni stavolta le hanno girato le spalle. Due pali, uno per tempo, il primo con Jovetic, l’altro ancor più sfortunato con Pizarro. La sorte non ha assistito la Fiorentina proprio in un giorno così delicato e importante per il prosieguo della corsa verso il terzo posto. I viola possono anche recriminare – eccome - per un rigore apparso netto e non concesso da Mazzoleni per un fallo di mano di De Rossi. Un episodio che avrebbe cambiato il volto della partita. Difficile dire se la Fiorentina possa davvero far paura ai potenti, quel che è certo è che in una partita decisiva per lotta al terzo posto forse Mazzoleni non era proprio l’arbitro più adatto. Ha vissuto una stagione densa di polemiche, a partire dalla sfida di Supercoppa tra Juventus e Napoli quando cacciò dal campo tre partenopei più Mazzarri, mentre a marzo il presidente del Pescara ha presentato anche un esposto alla procura in riferimento alla sua direzione di gara con il Chievo (Mazzoleni negò un rigore e disse, pare, ai rappresentanti abruzzesi che gli chiedevano spiegazioni, di parlare meglio in settimana...).
Di sicuro per i viola è una sconfitta beffa, immeritata, oltretutto arrivata anche dal giocatore che è nel mirino della Fiorentina, quell’Osvaldo che cinque anni fa aveva regalato l’ingresso in Champions e che ora invece le ha dato una spinta per allontanare i sogni. Ma anche se il terzo posto dovesse davvero allontanarsi in modo definitivo, l’Europa League non dovrà essere considerata una consolazione. Il pubblico ha capito perfettamente che questa Fiorentina ha fatto davvero tutto il possibile e ha compiuto già un’impresa regalando belle emozioni e un calcio piacevole. Tutta Italia e non solo ha applaudito e elogiato la Fiorentina
Nel primo tempo inizialmente i viola erano apparsi un po’ contratti, forse tesi ma si sono progressivamente sciolti e nella ripresa hanno preso in mano il centrocampo riuscendo a dominare per mezz’ora. In quei trenta minuti sarebbe bastata una piccola deviazione in più su uno dei numerosi tiri dalla distanza e probabilmente sarebbe arrivato il vantaggio. Ma i viola restano una squadra vera, anche nel giorno della sconfitta. A tre giornate dalla fine, c’è la convinzione che il gruppo possa crescere ancora e regalare soddisfazioni alla tifoseria. Certo, ora ci saranno da sciogliere alcuni nodi, a partire da Jovetic. Il mercato per la Fiorentina è già iniziato, ma ora entra nella fase calda.
Lorenzo Marucci