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VIOLA: LA VITTORIA DELLA MENTALITÀ. UNA FIORENTINA COSÌ AUTORIZZA A SPERARE… BERNARDESCHI HA LA “BOMBA” DI ANTOGNONI. CONTINUA LA STRISCIA POSITIVA DI SOUSA: NELLE ULTIME 15 GARE 8 TRIONFI E 6 PAREGGI

di Mario Tenerani

Sabato scorso Sousa aveva spiegato bene il concetto: voleva vedere una Fiorentina molto diversa da quella del 10 aprile scorso, quando si era arresa inopinatamente all’Empoli. Il portoghese pretendeva una Fiorentina concreta, determinata, con tanta voglia di vincere. E così è stato. Missione compiuta, generale Sousa. Non c’è stata partita. 
I viola hanno demolito l’Empoli con 4 gol e altrettanti ne avrebbero potuti fare, se non ci fosse stato un grande Skorupski. Bravo il portiere polacco, davvero. 

La differenza con la primavera scorsa è stata proprio questa: la Fiorentina ha affrontato la sfida con la voglia di vincerla, senza spocchia, con la giusta umiltà. Il rispetto nei confronti di chi si affronta, si dà cercando di vincere sempre. Non ci sono vittorie di serie a e di serie b, ma solo trionfi. Per crescere bisogna avere la mentalità del cannibale. Tra l’altro, giusto per un amarcord, l’ultimo successo pingue a Empoli è datato 15 febbraio ’99 con i gol di Heinrich, Rui Costa ed Edmundo. Era la Fiorentina del Trap.  

I viola hanno saputo anche soffrire: è capitato sullo zero, quando Maccarone ha avuto la palla giusta e l’ottimo Tatarusanu ha chiuso la porta. La squadra di Sousa ha fatto anche altro. Stavolta, infatti, ha giocato 90 minuti, non un tempo solo. Fatto verificatosi, ad esempio, con il Liberec in Repubblica Ceca, a Bologna, al Franchi con Samp e Crotone. Dunque, un altro passo avanti. Meglio non sbilanciarsi con giudizi definitivi, quando si parla di Fiorentina equilibrio e prudenza sono buoni compagni di viaggio, ma di sicuro la vittoria di Empoli ha una valenza. 

Va fatta, poi, una considerazione su Bernardeschi: il ragazzo di Carrara deve essere applaudito perché francamente di critiche ne ha ricevute. E non solo dalla stampa. Lui non ha mai replicato, scegliendo la strada del silenzio abbinato al lavoro. Complimenti Federico, si cresce anche così e tu stai maturando. Intanto sono 6 reti in campionato per un totale di 12 presenze. Se Bernardeschi continuasse così alla fine del campionato sarebbero 18 gol…

Un numero impressionante. Non si può far finta di niente davanti ad un calciatore, discusso anche per discontinuità e per mancanza di un ruolo stabile, che ha realizzato già così tanto, pur non facendo l’attaccante di mestiere. Bernardeschi può e deve diventare il valore aggiunto della Fiorentina. Ha un tiro incredibile. Riesce a far esplodere il suo sinistro, tenendo la gamba come una stecca di biliardo. Ha un modo di calciare singolare, ma certamente efficace. Federico ha la dinamite in quel sinistro, lui calcia di collo-piede nell’epoca in cui quasi tutti preferiscono l’esecuzione di interno, liftata, carica di effetto.
In questi gol, realizzati col combinato disposto potenza-precisione, ci par di rivedere la “bomba” di Antognoni. Nessun paragone, stiamo parlando di due calciatori completamente diversi e poi “Antonio” è imparagonabile per definizione, tanto è lampante la sua grandezza. Però quella “bomba” è molto vintage ed è bellissima. 

La Fiorentina ha centrato la quarta vittoria consecutiva in trasferta, tra Italia ed Europa League: un indicatore che ci fa capire come lontano da Firenze le cose funzionino meglio, visto che al Franchi in campionato le ultime quattro partite hanno portato solo quattro pareggi. Ma valutando il cammino complessivo di tutte le gare ufficiali, nelle ultime 15 la Fiorentina ha vinto 8 volte, pareggiato 6 e perso solo a Torino contro i granata. Non male. Questa si chiama continuità. Non si trova sul mercato, ma aiuta a conquistare i traguardi importanti…