VIOLA, ORA TESTA AL CAMPIONATO PER TORNARE PIU’ IN ALTO. OCCASIONE GILARDINO. I MOTIVI DI UNA SQUADRA EUROPEA.
Parlare oggi della Fiorentina significa esaltare i meriti di una squadra sempre più di dimensione europea, capace di regalarsi un grande sogno internazionale. Ma prima di approfondire il tema occorre dire che anche in Italia – in campionato - i viola potranno comunque essere protagonisti di un buon finale. E’ vero, adesso le energie devono essere rivolte prevalentemente alla doppia sfida contro il Siviglia, ma il quarto posto può ancora essere un obiettivo (peraltro non impossibile guardando, non tanto il Napoli, quanto il rendimento attuale della Roma, anche ieri sconfitta, contro l’Inter). Ma occorre guardarsi pure indietro perché proprio l’Inter si è portata a quattro punti dai viola. Certo, l’occasione col Cagliari può essere favorevole considerato anche che stasera Napoli e Sampdoria potrebbero rubarsi punti a vicenda.
L’impressione è che oggi, dopo l’inatteso ko col Verona, la reazione – oltre che da parte di tutta la squadra – possa arrivare da quei calciatori che non hanno saputo lasciare il segno lunedì scorso. A partire da Diamanti, reduce dall’errore dal dischetto, ma sempre animato dalla voglia di trascinare tutta la squadra. Sarà una gara importantissima anche per Gilardino: per il bomber di Biella si profila un finale di stagione in cui – con Babacar infortunato – potrà avere più spazio e provare a guadagnarsi la riconferma per l’anno prossimo. Col Verona ha sfiorato il gol di testa e ha procurato un rigore, oggi potrebbe essere il giorno giusto per il suo ritorno al gol: L’ultimo in maglia viola risale al 17 dicembre 2011 contro l’Atalanta.
Dicevamo della Fiorentina che ormai si sta sempre più caratterizzando come una squadra europea. E non solo per ciò che ha fattto quest’anno, stendendo una dietro l’altra il Tottenham, la Roma e la Dinamo Kiev, ma anche guardando a quanto fatto l’anno passato in Europa League. I viola si fermarono agli ottavi, sconfitti dalla Juventus al Franchi dopo il pari dell’andata. Ebbene, facendo un’analisi di queste e della stagione precedente ci si accorge che nelle Coppe (Europa League e Coppa Italia) la Fiorentina è stata eliminata solo dalla Juventus. E’ vero, in finale di Coppa Italia i viola sono stati sconfitti dal Napoli, ma in una gara del tutto particolare e con un’atmosfera condizionante. Ad ogni modo nessuna formazione europea è riuscita a mettere sotto la Fiorentina: in Champions ovviamente il livello delle squadre è di tutt'altro tenore, ma ciò che i viola hanno fatto emergere in Europa League è il segnale che la squadra che attraverso il gioco e l’organizzazione tattica, in campo internazionale, si sa far nettamente valere. I giocatori di grandissimo valore sono in generale sempre meno e allora la Fiorentina - spesso un’orchestra che suona senza la minima stecca – riesce con le sue qualità individuali e corali a lasciare il suo segno.
Lorenzo Marucci