VIOLA, ORA TOCCA A VOI. PJACA AFFATICATO, MA VA IN PANCHINA. PIOLI SCEGLIE EYSSERIC. PARTE LA VOLATA PER L’EUROPA
Sono quasi due mesi che la Fiorentina lavora, era il 2 luglio quando i viola si sono ritrovati a Firenze. Pareva imminente l’esordio ufficiale per il preliminare di Europa League. Cosi poi non e’ stato, i fatti sono noti a tutti. Prima il tempo mancava, dopo e’ avanzato.
Pioli ha fatto tutto quello che era nelle proprie disponibilità per spalmare il lavoro in questo periodo. La tragedia di Genova ha costretto ad un supplemento di attesa e ora ci siamo. Si parte con la stagione che nei desiderata di società e tifosi dovrebbe riaprire le porte dei viola all’Europa. C’e’ una sana curiosità nel vedere all’opera la Fiorentina delle tre punte.
Col Chievo mancherà l’ultimo arrivato, Marco Pjaca. L’assenza del croato sta già scatenando le elucubrazioni peggiori in una città in cui la tifoseria è spaccata. Pjaca non ha particolari criticità: ha avuto un affaticamento muscolare, e’ reduce dal Mondiale e possiede una struttura fisica molto robusta. Elementi che inducono lo staff di Pioli ad una saggia prudenza. Sarà convocato, andrà in panchina e se il tecnico lo riterrà necessario il croato potrà giocare mezz’ora. Serviranno almeno tre gare di campionato, non amichevoli, per avere Pjaca al cento per cento.
Al suo posto giocherà Eysseric, giocatore che purtroppo non ha dimostrato niente fino ad oggi - forse poco adatto al campionati italiano -, ma che nella Fiorentina ha quantomeno due estimatori illustri: Antognoni e Pioli. Il primo non fa la formazione, ma quando parla di calcio gli altri non possono che annuire, mentre il secondo e’ colui che deve scegliere gli undici. Col Chievo toccherà a Eysseric che gode della fiducia di Pioli. Sarebbe arrivato anche il momento che il francese, dal passo rotondo, dimostrasse di essere all’altezza di tanta stima.
Rispetto ad un anno fa la Fiorentina comincia con qualche chance in piu’: prima era una squadra da decimo posto, oggi almeno lotta per il settimo. Insieme a Torino, Atalanta e Samp - e occhio al Sassuolo -, certo, però è lì. La Fiorentina è più considerata adesso in Italia che a Firenze, ma questo è un tema che meriterebbe un approfondimento diverso.
Proviamo ad accompagnare la squadra di Pioli: il gruppo è costruito sulla serietà di uno spogliatoio che ha anche un gran cuore. Nel segno di Davide che ci manca da paura: ogni volta che ne parliamo sentiamo un nodo alla gola. In panchina, poi, c’e’ un uomo vero che tra l’altro sa fare pure l’allenatore. Non e’ poco. Il resto spetta alla società sperando che gli errori del passato vengano superati.
Firenze aspetta un domani diverso fatto di passione e ambizione. La rima non e’ cercata, ma ci sta bene