.

VIOLA PARK E IL FLOP DELLA “PRIMA” APERTA AL PUBBLICO

di Donato Mongatti

Sabato scorso il centro sportivo della Fiorentina di Bagno a Ripoli, per la prima volta, ha potuto aprire le sue porte al pubblico. Al Viola Park si giocava la sfida tra la Primavera viola e il Milan, terminata 1 a 1. Per la partita, visto il limite di 1.500 spettatori stabilito, il club gigliato aveva chiesto una deroga (concessa) che innalzava la soglia a 2.000. Ebbene, l'ufficio stampa ACF ha comunicato che i biglietti venduti per la gara sono stati esattamente 1.186. Dopo mesi di dita puntate contro le istituzioni per il ritiro a porte chiuse della prima squadra per mancanza di agibilità dei due mini stadi e i comunicati delle associazioni dei tifosi che protestavano per non poter seguire da vicino i loro beniamini, ci si sarebbe aspettata la corsa all'acquisto dei biglietti. Invece è stato un flop

La possibilità di visitare una struttura all'avanguardia, sponsorizzata in ogni occasione da parte della dirigenza viola prima del sì alla tanto attesa agibilità, faceva supporre una corsa all'acquisto dei titoli di accesso e vederli esauriti in una manciata di minuti. Ma così non è stato. I biglietti erano disponibili unicamente online e la soluzione è stata scelta per evitare che molti tifosi si recassero a Bagno a Ripoli con i mezzi privati senza i titoli di accesso già in tasca, intasando così la viabilità attorno alla cittadina alle porte di Firenze, invece sono stati comprati poco più della metà dei posti disponibili. Senza l'appeal della prima squadra, probabilmente, non sarà necessario chiedere al Comune ripolese la deroga per andare oltre il limite di pubblico di 1.500 spettatori. Ogni volta che la Fiorentina ha disputato un allenamento a porte aperte allo stadio Franchi di Firenze, diverse migliaia di tifosi hanno riempito la Maratona ben oltre i 2.000 e, malgrado le previsioni disattese sabato scorso, siamo pronti a scommettere che quando scenderanno in campo gli uomini di Italiano il Viola Park mostrerà una cornice diversa.

Resta da capire, qualora si decidesse di far disputare un allenamento aperto ai tifosi a Bagno a Ripoli, come evitare che si dirigano verso il centro sportivo più sostenitori di quelli che lo stadio “Curva Fiesole” potrà accogliere. Perché la limitazione a 1.500, stabilita dall'articolo 23 delle norme tecniche di attuazione “Mitigazione degli effetti della mobilità indotta”, è stata stabilita “Al fine di prevenire effetti negativi sulla mobilità”. Il problema principale è rappresentato dagli effetti sulla circolazione indotta, lungo la direttrice Firenze-Pontassieve, che ogni giorno è percorsa da migliaia di mezzi privati che niente hanno a che fare con le attività del training center. Solo con la linea tramviaria Firenze-Bagno a Ripoli in funzione, sarà possibile accogliere più pubblico senza dover ricorrere alla deroga, ma serviranno anni per vederla in esercizio.

Intanto il club si prepara all'inaugurazione ufficiale del prossimo 11 ottobre. Vige il massimo riserbo su come sarà organizzata la festa. Tra gli ospiti è prevista la presenza delle massime autorità del calcio nazionale ed internazionale, oltre agli esponenti delle istituzioni cittadine e della Toscana. “Sono stato invitato già da qualche giorno – ha dichiarato lunedì il Sindaco Dario Nardella a margine del Consiglio comunale – tornerò un po' prima da Bruxelles, dove sono relatore per il piano di ricostruzione dell'Ucraina al comitato delle regioni e delle città, per poter essere presente a questa inaugurazione, perché il Viola Park è una struttura importante della città e non vedo l'ora che accanto ad esso sorga presto anche il nuovo stadio di calcio”. Le convocazioni sono state diramate e non sarà necessaria la selezione all'ingresso.