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VIOLA, PROVE DI DECOLLO. JOAQUIN LA NUOVA ARMA IN PIÙ

di Lorenzo Marucci

E' il gradino delicato e decisivo per provare a prendere il decollo. Oggi la Fiorentina dovrà dare la dimostrazione di essere una grande squadra. Non perchè l'avversario, il Chievo, metta i brividi, ma per il fatto che è da queste sfide insidiose che si giudica il grado di maturità di una squadra. Claudio Nassi definirebbe la gara di oggi "difficilissima" perchè - Pandurii a parte- sarà proprio questo il test attendibile dopo la straordinaria vittoria contro la Juventus. Servirà la cattiveria della grande squadra, il cinismo che serve in occasioni del genere.
   Certo, le risposte arrivate giovedì sera sono incoraggianti: l'impressione innanzitutto è che Joaquin sia finalmente tornato sui livelli toccati in Spagna, quando veniva considerato uno dei migliori giocatori iberici. Ha impiegato un po' di tempo ad ambientarsi a Firenze e a capire cosa gli chiedeva Montella, ma adesso si è inserito e può essere un'altra bella freccia viola. E' un gran bel personaggio lo spagnolo, solare, estroverso e capace di ravvivare lo spogliatoio perfino con barzellette che fanno morire dalle risate i compagni. Adesso però è sul campo che può essere letale per gli avversari. E Montella vuol sfruttare lo spagnolo e Cuadrado contemporaneamente, un bel modo per rendere la squadra ancor più imprevedibile e anche imprendibile, vista le velocità dei due esterni. Un 4-3-3 interessante che, in attesa di Gomez, potrebbe rappresentare la strada giusta per l'esaltazione delle caratteristiche della formazione viola.
   Prove di decollo, si diceva: vincendo oggi la Fiorentina affronterebbe con il massimo dell'entusiasmo (non euforia, come tiene a sottolineare giustamente Montella, il significato è sottilmente diverso) la sfida casalinga con il Napoli. Un'occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata. Fare il pieno nelle prossime due gare significherebbe mettere paura poi al Milan, in casa dei rossoneri. Inutile però correre troppo con la fantasia, meglio restare ancorati alla strettissima attualità. Ed è giusto dire che già da oggi ci si attendono progressi da parte di alcuni giocatori che nelle ultime sfide sono apparsi in ombra: ci riferiamo ad esempio ad Aquilani, che prima in nazionale e poi contro la Juventus è stato al di sotto delle aspettative. Ma è proprio adesso che arrivano le sfide che contano, che servirà il miglior Aquilani, capace sì di lanci quasi millimetrici ma anche di andare alla conclusione e di segnare gol preziosi come l'anno passato. Pizarro ha giocato una discreta partita con la Juventus, ma può crescere e tornare certamente il Pek dell'anno passato, in grado di guidare con maestria tutta la squadra. Ora che il campionato inizia ad entrare nel vivo, servono gli acuti dei tenori.
Lorenzo Marucci