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VIOLA, SETTIMANA DELLA VERITÀ. GOMEZ E IL DEBITO DI RICONOSCENZA CON FIRENZE. BERNARDESCHI MERITA 7-8 GARE CONSECUTIVE

di Lorenzo Marucci

Inizia una settimana densa di appuntamenti e che potrà dire parecchio sul futuro della Fiorentina. Sia dal punto di vista dei risultati che da quello del gioco. Da oggi si potrà capire se la squadra di Montella è pronta per decollare in campionato. Il campo di Bergamo suscita ricordi postivi, perchè negli ultimi due anni - con l'Aeroplanino in panchina - i viola hanno sempre vinto. E allora è giusto affidarsi anche ai numeri per sperare che da Bergamo possa partire il vero e prorpio campionato della Fiorentina. Dimenticandosi la sconfitta di Roma e il pareggio interno contro il Genoa. Una vittoria potrà ricompattare tutto e tutti e far tornare definitivamente l'entusiasmo. Che ovviamente non vuol dire pensare di poter vincere lo scudetto ma comunque provare a puntare in alto. 
   Il calendario propone dopo l'Atalanta la partitia contro il Sassuolo al Franchi (mercoledì) e quella in trasferta con il Torino: sette giorni insomma per verificare se i viola sono in grado di iniziare a dare l'assalto alle prime posizioni della classifica. E per capire se anche il gioco potrà prendere la piega giusta ed esaltare le qualità di Gomez. Contro il Guingamp si è visto qualche tentativo di cross in più, anche se ci si continua a chiedere fino a che punto Cuadrado possa modificare le sue caratteristiche di gioco per poter essere di aiuto a Gomez. Il colombiano non è abituato ad andare sul fondo e a crossare ma non potrà certo essere un problema: gli assist e i cross per Gomez potranno arrivare anche da Vargas e da Pasqual, ma pure probabilmente da Richards, che contro il Guigamp ha fatto vedere di possedere una potenza esplosiva eccellente. 
   Gomez nel frattempo ha detto di aver smarrito un po' la calma: se il gol non arriva insomma il motivo è da ricercarsi anche in questo suo particolare stato d'animo. Strano che accada ad un giocatore del suo calibro e della sua esperienza: ci saremmo aspettati una 'denuncia' del genere da un giocatore talentuoso ma giovane e che non si è ancora affermato. Ma probabilmente la calma a cui fa riferimento Gomez è sinonimo di frenesia: il pubblico di Firenze lo ha circondato di un affetto speciale, che forse nemmeno lo stesso tedesco si aspettava. E allora il desiderio di ripagare la gente al più presto, di sdebitarsi insomma, può creargli una voglia di gol che si rivela quasi controproducente. Certo, c'è poi l'aspetto fisico da considerare: per un giocatore della sua stazza non è uno scherzo restar fermi praticamente per una stagione intera. Gomez comunque va aspettato, un attaccante del genere deve prima o poi accendersi. E forse basterà un gol per farlo tornare quasi al top. 
   Nel frattempo Bernardeschi ha fatto vedere a tutti di essere davvero un campioncino: sembra uno di quei giocatori capaci di estrarre dal cilindro le soluzioni giuste per vincere partite a volte complicate e difficili da sbloccare. Un giocatore così, giovane ma ricco di talento, meriterebbe di giocare con continuità. L'ideal sarebbe concedergli almeno sette-otto gare di fila per valutarlo bene dandogli la possibiità di esprimersi. E confermndolo anche se una gara dovesse andare storta. Solo così si potrebbe farlo crescere ma soprattuto fargli sentire la fiducia. E magari potrebbe davvero esplodere. 
Lorenzo Marucci