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VIOLA, SI ATTENDONO RISPOSTE. DA SFRUTTARE IL FATTORE FRANCHI: TRE SU QUATTRO IN CASA. TUTTI IN PIAZZA PER BATISTUTA

di Mario Tenerani

Senza Chiesa e Pezzella sarà dura, sono due punti forti della squadra viola, ma i viola dovranno comunque reagire. La risposta dovrà essere forte dopo la parentesi di Cagliari e una sosta dura da masticare. Stavolta con la faccia al vento ci sono i giocatori, toccherà a loro dimostrare di essere ancora vivi in un campionato da metà classifica, toccherà a loro far capire che è vero quanto si racconta, ovvero che i viola sono schierati al fianco di un allenatore messo in discussione da troppe voci. Lo spogliatoio è davvero legato a Pioli? Bene, questo è il momento di dimostrarlo. 

Anche perché nelle prossime 4 gare, a cominciare da domani, la Fiorentina giocherà in casa 3 volte con Torino, Bologna e Frosinone. In questo mini percorso solo la trasferta di Roma. Una chance da sfruttare, ora o mai più. 

Avanti con Simeone, i suoi farebbero un gran comodo. Con Muriel, il colombiano è sempre più ingranaggio fondamentale della macchina viola. Con Lafont che torna tra i pali, con Veretout che sembra ormai più vicino al Vesuvio piuttosto che all’Arno. 

Vorremmo vedere una Fiorentina piena di rabbia, cuore e qualche gol. Una squadra pronta a decollare in campionato al fine di presentarsi al meglio il 25 aprile in Coppa Italia. 

Serve uno scatto, una fuga in avanti per lasciare questa fascia mediocrità che rischia di ammorbare un ambiente già depresso. Rabbia agonistica per ripartire. 

Si, aspettiamo buone indicazioni dalla Fiorentina, risposte immediate dai viola. 
Poi tutti in piazza Signoria. Domani alle 18 Gabriel Batistuta stringerà la mano a Firenze nell’evento che ci riporta al suo cinquantesimo compleanno. Una festa popolare all’insegna del senso di appartenenza. Per capire lo spirito che anima il Re Leone basta rileggere un frase della sua splendida conferenza stampa di ieri: “Da Firenze ho ricevuto più di quanto ho dato…”. La dovrebbero mandare a mente coloro che pensano a Firenze come ad una città difficile nel calcio, ingrata, irriconoscente, nel senso che non sa riconoscere chi si impegna per lei. Quelli che pensano più o meno questo: “Ma che pretendono questi fiorentini…”. Almeno quanto hanno visto in passato.