VIOLA, VINCERE PER CONSACRARSI GRANDE
Dicono che nel calcio prima o poi debba valere la legge dei grandi numeri. E allora dopo più di dodici anni senza una vittoria con l’Inter a Milano, sembra arrivato il momento per sfatare il tabù. A San Siro giocherà una Fiorentina in forma, ricca di autostima e apprezzata da tutti. Nelle prime partite di campionato la squadra di Montella ha dimostrato di aver trovato gioco e geometrie, ma in trasferta deve ancora far vedere di poter cambiare passo. Se con il Napoli soprattutto nel primo tempo i viola avevano ben impressionato, con il Parma nella ripresa non hanno convinto per il calo psico-fisico che ha permesso agli avversari di pareggiare. Ecco, adesso serve mandare un altro chiaro messaggio al calcio italiano, ovvero che la Fiorentina è in grado di imporre il proprio gioco (e di essere cinica) anche sui grandi palcoscenici della serie A.
Le condizioni per vincere ci sono, a partire dalle difficoltà mostrate dai nerazzurri in casa (in due gare hanno sempre perso), ma sarà interessante vedere come la squadra avrà reagito dopo la pioggia di elogi ricevuti per la partita contro la Juventus. Non dovrà cambiare il suo atteggiamento la Fiorentina, né pensare che dopo i primi ottimi risultati sul piano del gioco tutto possa diventare progressivamente più semplice. Probabilmente potrà anche essere così, ma ipotizzarlo troppo e darlo per scontato potrebbe essere pericoloso. Ci sta pensando comunque Montella a far tenere i piedi per terra a tutti. Fuori dal campo il tecnico viola non si fa trascinare dall’euforia, pensa allo studio degli avversari e della sua squadra, non rilascia dichiarazioni roboanti (lo ammette lui stesso) e non perde la concentrazione.
Battere l’Inter per la Fiorentina stasera significherebbe comunque consacrarsi già come una grande. Sì perché tra l’altro, dopo aver visto la Juventus fare a fette la Roma (nel dubbio Zeman-Montella, la Fiorentina ha fatto bene alla fine a puntare sull’Aeroplanino) acquista ancor più valore la grande prova sfoderata martedì scorso dai viola contro i bianconeri. Oltretutto i viola potrebbero poi sfruttare un calendario sulla carta abbastanza favorevole. Domenica prossima la gara interna con il Bologna, poi – dopo la sosta per la nazionale – il Chievo in trasferta e la Lazio al Franchi. Un mese di ottobre che potrà essere sfruttato per effettuare prove… di volo. Ma prima di tutto serve la grande impresa a San Siro. Dodici anni dopo quel 4-0 firmato da Chiesa (doppietta), Batistuta e Bressan. Magari basterebbe anche un ‘semplice’ e cinico uno a zero.
Lorenzo Marucci