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VITTORIA PESANTE: DUBBI SCACCIATI. BABACAR HA LANCIATO SEGNALI IMPORTANTI. ATTACCO SISTEMATO, DIFESA ANCORA NO. MAMMANA OBIETTIVO VERO, MA OCCHIO AL NAPOLI. A CENTROCAMPO CIGARINI RESTA IN POLE

di Mario Tenerani

Ci sono vittorie strategiche, non tutte sono uguali. Le due sconfitte con Lazio e Milan aveva scatenato i primi dubbi sulla tenuta della Fiorentina. Si parlava di effetto magico finito, di criticità fisiche, di una squadra spremuta come un limone che poteva sperare solo nel mercato. Detto che le trattative non ancora concluse e che dovranno perfezionare l’assetto difensivo e il centrocampo, squadra e allenatore dovevano trovare all’interno risorse da estrarre come fossero petrolio. Serviva una risposta da Sousa e i giocatori: è arrivata. Ecco perché la vittoria sul Toro, la prima nel girone di ritorno, è stata importante. 
Tra le risposte anche la prestazione di Babacar: bravissimo il senegalese nel battersi con la determinazione di un mediano, costringendo i difensori del Toro a non stare mai tranquilli nel ripartire da dietro. Sousa ha parlato bene di Babacar a fine gara, ha spiegato che lui dall’attaccante pretende queste gare. Bene. Anche perché Kalinic, visibilmente in fase di appannamento, ha bisogno di aiuto, non può essere lasciato solo. C’è stato, poi, l’esordio di Tino Costa e Zarate: attendiamo altre partite per giudicarli in pieno. 

E adesso il mercato: in avanti la Fiorentina è a posto. Tello e Zarate, al di là dei dubbi che possono accompagnare l’ex Lazio, completano il reparto, dando soluzioni diverse a Sousa. In difesa, invece, la coperta resta corta: anche l’allenatore portoghese in sala stampa ha spiegato che servono alternative e la domanda era proprio sulla difesa. Sousa ne vorrebbe due di difensori, ma la storia è vecchia. Magari ne arriverà uno solo, però dovrà essere forte. Di Lisandro non parliamo più: il Benfica non lo vuole cedere, mentre i dirigenti viola restano convinti che a fine settimana da Lisbona potrebbero arrivare segnali positivi. Mettiamolo per adesso in un angolo. Serve un giocatore da prendere subito. L’obiettivo numero uno è l’argentino Emmanuel Mammana, 19enne del River, talento pronto per il mercato italiano. Solo che la storia dei 6 milioni non regge: a Buenos Aires raccontano che il River vuole molto di più. E lo fa anche perché il Napoli è sul giocatore. C’è un aspetto curioso in questa vicenda: da quando i viola hanno soffiato la scorsa estate Astori al Napoli, sotto il Vesuvio se la sono legata al dito e dunque ogni volta che la Fiorentina allunga su un calciatore, i dirigenti azzurri rilanciano. Grassi docet. 
Contano i rapporti oltre che i quattrini: su Mammana a Firenze sono ottimisti. Staremo a vedere.

Le alternative di mercato rimangono Izzo del Genoa e Denayer del Galatasaray. Di Mexes non si parla più, di De Maio a corrente alternata. La cessione di Grassi, e siamo al centrocampo, ha raffreddato l’Atalanta circa la cessione di Cigarini. Situazione di stallo, ma come i nerazzurri prenderanno il sostituto, Cigarini raggiungerà Firenze. Questo è il suo sogno, perché negarglielo…