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VLAHOVIC NON FIRMA. HA IL NUOVO SUPER-CONTRATTO IN MANO DA UN MESE. QUALE È LA SUA STRATEGIA? CLAUSOLA DA OTTANTA MILIONI. ITALIANO: SPETTACOLO E SOLIDITA’ MIX PERFETTO

di Enzo Bucchioni

Vado subito al sodo: la Fiorentina che sa essere bella, ma anche concreta come a Udine, mi piace molto. L’altra faccia di Violalandia è un mattone molto solido nella costruzione del futuro e il pragmatismo di Italiano è qualcosa che sa di buono. Racconta di un allenatore moderno, ma intelligente, duttile e non integralista. Non ho mai amato l’utopia di Zeman, invece mi piacciono i tecnici che sono partiti da lì, da quella filosofia e poi ci hanno messo tanto del loro. Italiano è uno di questi, ma ne parleremo più avanti.

Oggi il tema è Dusan Vlahovic per il decimo rigore consecutivo segnato in serie A, ovvio, ma non solo per quello. Intanto i soliti sapientoni si stanno chiedendo se questo è il gioco ideale per un attaccante come il serbo o se invece non venga penalizzato perché non segna su azione da tre partite. Consiglio una bella tazza di tisana, tanto per calmarsi un po’, e osserverei meglio i movimenti delle squadra organizzate come la Fiorentina che non dipendono da un solo giocatore, ma da un collettivo capace di sfruttare le situazioni, dai tagli degli esterni, agli inserimenti dei centrocampisti e tanta altra roba. Un centroavanti come Vlahovic, con la sua forza fisica, la sua rabbia e i movimenti sempre più efficaci, è fondamentale anche quando non segna. Tira fuori i difensori, muove la difesa per aprire spazi ai compagni, sono tanti i suoi compiti. E li svolge bene, sta crescendo anche lui con la squadra.

Era l’altro calcio, quello dell’anno scorso, che dipendeva soltanto da un giocatore e sappiamo come è andata a finire: salvezza complicata, soltanto quaranta punti, nonostante i ventuno gol di Vlahovic.

Oggi il calcio è evoluto sempre più in un’altra direzione, nell’organizzazione e nel collettivo, per rendere il gioco più veloce e spettacolare, meno prevedibile, basti pensare alla nostra Nazionale regina d’Europa. Al limite solo chi ha in squadra campioni assoluti (e Vlahovic non lo è ancora) può pensare di costruire le squadre per loro. Ma non lo era neppure il Barcellona per Messi, tanto per fare un esempio.

Quindi, per me Vlahovic è ampiamente promosso in queste prime sei partite, anche quando non ha segnato. E il gioco di Italiano esalterà anche lui quando tutta la squadra crescerà fisicamente e si muoverà con automatismi più oliati.

Caso mai, se vogliamo continuare a parlare di Dusan, deve preoccupare il rinnovo del suo contratto. Quello sì che non mi è chiaro.

Mi risulta che da oltre un mese il ragazzo abbia già in mano una proposta concreta e molto articolata, è la sintesi di un lungo lavoro, per la quale lui era sostanzialmente d’accordo. Se non addirittura felice.

In sintesi, la Fiorentina avrebbe offerto a Vlahovic il rinnovo fino al 2025-26, il massimo possibile, con un ingaggio netto da quattro milioni l’anno più bonus e una clausola rescissoria attorno agli ottanta milioni. Inoltre sarebbe prevista una commissione per i suoi agenti da due milioni e mezzo di euro netti. Tanta roba. Credo che la Fiorentina abbia fatto il suo.

In base a queste informazioni e dopo aver ascoltato con grande interesse una bella intervista a un Vlahovic sorridente e solare su quella Tv che si fa fatica a vedere, ma la registrazione la trovate, pensavo anch’io che la firma del contratto sarebbe stata una formalità. O quasi.

Ho perfino pensato, ragionando con la testa dei procuratori e degli intermediari, che la Fiorentina avesse trovato un accordo con Milenkovic (che resta un altro anno) e poi con Vlahovic, prima ottenendo la firma dei contratti, poi delegando il futuro. In sostanza, ora firmate poi se volete cercate pure soluzioni il più vantaggiose possibili per la società e per voi, fate pure. Mi sembrava un compromesso accettabile. Nessuno in Fiorentina ha mai pensato di blindare il giocatore a vita, di imprigionarlo, sanno benissimo come funziona il calcio. E la clausola rescissoria è comunque una tutela per il giocatore.

Siccome sono passate alcune settimane e sia Rocco Commisso che Joe Barone in diverse dichiarazioni hanno manifestato ottimismo, dato la sensazione che la firma potesse arrivare rapidamente, è logico chiedersi cosa stia succedendo.

Perché Vlahovic non firma?

Ci ha forse ripensato?

Ci dispiacerebbe, ma nel calcio può succedere questo ed altro, basta ripensare al caso Donnarumma.

Nessuna meraviglia, quindi, ma da Vlahovic una roba del genere non me l’aspetto e sono sicuro che non accadrà.

Perché? Semplice.

Il ragazzo ha sempre manifestato la sua voglia di restare a Firenze, di voler crescere ancora qui. Anche in questa intervista che vi invito a vedere, ha questo atteggiamento sereno e conciliante, quasi di riconoscenza per una città che l’ha adottato e una società che l’ha fatto maturare.

La mancata firma sul contratto è ancora più inspiegabile perché Vlahovic guadagna oggi meno di novecento mila euro l’anno e non firmando ci rimette circa 280 mila euro al mese.

Su cosa sta riflettendo?

La scadenza dell’accordo in essere è nel giugno del 2023 ma come sappiamo in teoria Vlahovic potrebbe scegliere un’altra società il primo febbraio del 2023. Fra un anno e mezzo. Mi rifiuto di pensare che ci sia dietro una strategia alla Donnarumma, tanto per ripetermi.

Non mi sembra il tipo. Non mi sembra il ragazzo. Anche la famiglia è sempre stata molto d’accordo con la Fiorentina e in armonia con Commisso nella decisione di restare a Firenze presa in estate.

Se il problema è il procuratore, i procuratori si possono anche cambiare.

Come detto la Fiorentina, per quel che si sa, non vuole inchiodare il ragazzo a Firenze e la clausola rescissoria ne è la prova. Vorrebbe semplicemente fare un percorso concordato con un fine comune: ottenere il meglio dal futuro per tutti.

Quindi è normale che i tifosi si facciano delle domande e in qualche modo siano delusi per questa firma mancata. Vogliono sentire Vlahovic davvero uno di loro, magari per qualche tempo o chissà per quanto ancora, ma lo vogliono comunque eleggere simbolo dell’appartenenza alla maglia viola. Come da lui stesso dichiarato.

Insomma, l’attesa cresce e non può essere infinita.

Rocco tornerà negli Usa dopo la gara con il Napoli di domenica prossima, sperava di firmare prima e qualche giorno ci sarebbe ancora. Il silenzio dei procuratori di Vlahovic però non regala ottimismo.

C’è chi pensa addirittura che Vlahovic non sia preoccupato per i 270 mila euro che perde al mese perché dietro ci potrebbe essere qualche altra società che li anticipa. Mi rifiuto di pensare anche questo, ma so che per altri è già successo in passato. Avete mai sentito parlare di jungla del calcio? Eccoci…

Ripeto, mi sembrano però tutte cose lontane da un ragazzo dalla faccia pulita e attaccato a Firenze come Vlahovic.

In attesa della firma, comunque in campo funziona. Anche a Udine ha retto l’urto della difesa bianconera praticamente da solo. L’urto degli attaccanti udinesi è stato invece respinto da una grande prova di carattere di tutti i viola. Panchinari compresi, a cominciare dal redivivo Amrabat. Questa vittoria che ai soliti noti non è piaciuta granché, credo invece possa diventare una tappa importante e una dimostrazione ulteriore del grande lavoro di Italiano.

Chi pensava a un allenatore visionario, di quelli che raccontano che prendere gol è normale, basta farne uno in più, si ricrederà in fretta. Italiano ama e insegna il calcio moderno, difesa alta, pressing e tutte le cose che abbiamo sempre detto, ma la fase difensiva è una componente fondamentale. E quando l’allenatore si è reso conto che per stanchezza e poca lucidità la squadra non ce l’avrebbe fatta a difendere alta, aggredendo la palla e l’avversario appena riparte l’azione, è passato al piano B. Una Fiorentina all’occorrenza capace di cambiare pelle e principi di gioco è una squadra evoluta, capace di interpretare i momenti, le partite e le situazioni. L’atteggiamento del secondo tempo di Udine ci dice che questa Viola ha anche carattere, sa difendersi pure bassa. Per rispondere a chi, giustamente, aveva criticato i gol presi con l’Inter.

Ripeto che il lavoro da fare è ancora lungo, i difetti ci sono e su questi Italiano sta lavorando, ma le basi sono solide e la Fiorentina non sarà una meteora di fine estate e continuerà a far divertire e regalare soddisfazioni.